georgia e non solo
Reclamo il mio diritto al libero arbitrio, e quindi non parlo come occidentale, ma semplicemente come singola persona che fa delle valutazioni. Non ritengo il mio pezzo rappresentativo di un filone di pensiero o di una scuola di strategia, annientamento del nemico o quant'altro. Ma se non ritieni una controparte credibile, di norma ne vuoi la rimozione, ed e' chiaro che Saakashvili non e' ritenuto tale da Mosca. Concordo nella considerazione che emerge nei commenti di tutti, un problema di informazione unilaterale da cui pare siamo investiti tutti, fra cui sia georgiani che italiani, mi pare di averlo anche messo in evidenza. E' un problema radicato e profondo, di manipolazione e distorsione dei fatti che rende possibile, a volte, un sostegno artificioso a un regime. Non e' una novita' di questo episodio e dovrebbe essere una priorita' da affrontare in ogni paese. Ma proprio per le sue implicazioni, non viene di norma affrontato, da nessuna parte...Quanto al fatto che un intervento armato renda impopolari, questo non dipende dalla legittimita' dell'intervento, e' un dato di fatto. Ogni scelta ha dei costi, e questo e' uno di quelli che va nel conto finale. Quello che spetta anche a Saakashvili. Non credo che rendera' mai pubblico da cosa e' scaturita l'idea di attaccare l'Ossezia, a meno che - caduto in sciagura - non voglia trascinare i cattivi consiglieri con se'. Ma e' improbabile, per cui ognuno manterra' le proprie ipotesi.