Nel nostro Paese viene da Romania, Bulgaria, dai Balcani e dall'Est extra Ue un immigrato residente su due. Senza contare cioè le presenze di chi è originario dell'Europa centrale. Lo rivela un'elaborazione esclusiva per Osservatorio, a partire dai dati Istat. Ecco dove vivono, per regione e per provincia, le principali comunità
L'Italia multietnica sta nascendo nel segno dell'Est Europa. Un immigrato residente su due infatti viene da Balcani, Moldavia, Russia, Ucraina e Turchia. Una percentuale consistente, anche senza tenere presente gli immigrati residenti da Paesi dell'Europa centrale (Polonia, Ungheria,Slovacchia e Repubblica Cèca), escludendo dunque alcune delle comunità più rappresentate nel nostro Paese, come i polacchi. Il dato emerge da un'elaborazione realizzata in esclusiva per Osservatorio Balcani Caucaso da Stefano Molina, dirigente di ricerca della Fondazione Agnelli, a partire da dati Istat.
La popolazione residente in Italia al 1° gennaio 2009 originaria dell'Est Europa- elaborazione su fonte www.demo.istat.it
Tabella 1 / QUANTI SONO | Italia | ||
Maschi | Femmine | Totale | |
Romania | 373.255 | 423.222 | 796.477 |
Bulgaria | 16.313 | 24.567 | 40.880 |
Grecia | 3.940 | 3.345 | 7.285 |
Slovenia | 1.635 | 1.466 | 3.101 |
Cipro | 67 | 85 | 152 |
Albania | 241.829 | 199.567 | 441.396 |
Ucraina | 30.992 | 123.006 | 153.998 |
Moldova | 30.019 | 59.405 | 89.424 |
Macedonia | 50.799 | 38.267 | 89.066 |
Serbia | 31.714 | 26.112 | 57.826 |
Bosnia-Erzegovina | 17.085 | 13.039 | 30.124 |
Russia Federazione | 4.440 | 18.761 | 23.201 |
Croazia | 11.135 | 10.376 | 21.511 |
Turchia | 9.549 | 6.676 | 16.225 |
Kosovo | 4.583 | 3.042 | 7.625 |
Bielorussia | 996 | 4.066 | 5.062 |
Montenegro | 2.335 | 1.908 | 4.243 |
TOTALE ZONA | 830.686 | 956.910 | 1.787.596 |
TOTALE STRANIERI | 1.913.602 | 1.977.693 | 3.891.295 |
Quota zona su totale stranieri | 43% | 48% | 46% |
Quota zona su totale residenti (Italiani + stranieri) | 2,8% | 3,1% | 3,0% |
“E’ stata una sorpresa verificare che la somma di tutte queste nazionalità, talora maggioritarie, come rumeni o albanesi, ma per lo più pulviscolari e diffuse, come montenegrini o bulgari, alla fine arrivi a rappresentare metà della popolazione immigrata residente in Italia” conferma Molina.
Oltre rumeni e albanesi
I numeri, elaborati a partire da dati Istat 2009, sono di tutto interesse: non solo confermano che rumeni e albanesi sono le comunità residenti più numerose. Che le presenze rumene sono ormai doppie rispetto a quelle albanesi (796 mila contro 441 mila). O che i residenti provenienti dalla piccola Bosnia sono più dei russi (rispettivamente 30 mila e 23 mila). Ma che è evidente -per alcune comunità in particolare- l'alta componente femminile tra i nuovi residenti.
Le ucraine e le russe, ad esempio, teste di ponte dell'emigrazione dai loro Paesi, sono il quadruplo dei loro concittadini. E' invece parità numerica tra maschi e femmine provenienti da Cipro, Grecia e Croazia. Al contrario sono in prevalenza maschi i residenti albanesi, macedoni, bosniaci, sloveni, turchi, montenegrini e kosovari.
Quanto alla distribuzione geografica, gli est europei residenti nel Belpaese sono concentrati per lo più nel centro e nel nord ovest, con una storica preferenza per la fascia adriatica. Numericamente sono più al nord, ma l’incidenza percentuale sulla popolazione è più alta nel centro del Paese.
TABELLA 2 / DOVE SONO La popolazione residente in Italia originaria dell'Est Europa - ripartita per macroaree (dati al 1° gennaio 2009) |
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elaborazione su fonte www.demo.istat.it |
Nord-Ovest | Nord-Est | Centro | Sud | Isole | |
Romania | 252.024 | 171.009 | 262.106 | 77.073 | 34.265 |
Bulgaria | 11.050 | 6.949 | 11.750 | 10.197 | 934 |
Grecia | 1.733 | 1.616 | 2.199 | 1.381 | 356 |
Slovenia | 397 | 1.920 | 623 | 114 | 47 |
Cipro | 34 | 29 | 72 | 10 | 7 |
Albania | 151.203 | 119.074 | 119.856 | 44.421 | 6.842 |
Ucraina | 38.489 | 47.757 | 31.632 | 41.838 | 2.783 |
Moldova | 20.922 | 39.256 | 27.681 | 6.991 | 1.210 |
Macedonia | 15.990 | 38.115 | 17.566 | 3.581 | 905 |
Serbia | 9.940 | 37.883 | 6.982 | 2.871 | 632 |
Turchia | 8.452 | 17.309 | 5.956 | 1.579 | 521 |
Russia Federazione | 7.197 | 13.788 | 4.533 | 1.024 | 495 |
Bosnia-Erzegovina | 7.009 | 5.562 | 2.723 | 1.020 | 308 |
Croazia | 4.273 | 5.149 | 1.987 | 753 | 307 |
Kosovo | 2.328 | 2.880 | 1.380 | 641 | 158 |
Bielorussia | 1.142 | 1.561 | 988 | 569 | 101 |
Montenegro | 881 | 1.213 | 898 | 536 | 60 |
TOTALE ZONA | 533.064 | 511.070 | 498.932 | 194.599 | 49.931 |
TOTALE STRANIERI | 1.368.138 | 1.049.772 | 976.782 | 352.434 | 144.169 |
Quota zona su totale stranieri | 39% | 49% | 51% | 55% | 35% |
Quota zona su totale residenti (Italiani + stranieri) | 3,3% | 4,5% | 4,2% | 1,4% | 0,7% |
Gruppi nazionali diffusi a macchia di leopardo
“La mappatura sul territorio ci mostra una presenza di immigrati per nazionalità distribuita a macchia di leopardo –indica Molina- Vuol dire che nell’arco di pochissimi chilometri, cambia da paese a paese la comunità immigrata prevalente: per esempio, a Barbaresco e Neive nel Cuneese, nella zona del vino barbaresco docg, prevalgono i macedoni. Ma nei paesi limitrofi, le principali comunità straniere diventano ghanesi e senegalesi”.
Un fenomeno, questo, legato principalmente all’azione delle catene migratorie, “come i ricongiungimenti familiari o l’attrazione esercitata dagli avamposti rispetto agli immigrati partiti successivamente, che hanno trovato nei primi un punto di riferimento” commenta Molina.
"La caduta del Muro di Berlino nel 1989 è stata elemento scatenante di una nuova mobilità" ha spiegato diffusamente, nei suoi recenti saggi, Catherine Wihtol de Wenden, direttrice al Centro studi e ricerche internazionali (Ceri) che fa capo al CNRS di Parigi, oltre che consulente di Ocse e Commissione europea, in qualità di esperta di migrazioni. Dunque un fenomeno continentale, "segnato dall'apertura graduale delle frontiere da parte di regimi autoritari e poi dalla stagione dei profughi di guerra, all'epoca dei conflitti in ex-Jugoslavia" ha chiarito Wihtol de Wenden. Ma che per la vicinanza geografica, ha fatto entrare l'Italia in un nuovo rapporto con i Balcani occidentali.
L'effetto a macchia di leopardo è visibile anche tra province confinanti. Ecco il dettaglio regionale.
Valle d'Aosta - Piemonte - Lombardia - Liguria - Veneto - Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige - Emilia Romagna - Marche - Puglia - Toscana - Umbria - Lazio - Abruzzo - Molise - Campania - Basilicata - Calabria - Sicilia - Sardegna
Tabella Valle d'Aosta / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Aosta | Marocco | 2.065 | 27.5 |
Valle d'Aosta | Marocco | 2.065 | 27.5 |
I nuovi residenti in Piemonte, Liguria e Lombardia
Secondo i dati, nonostante la forte presenza nel nord-ovest, i residenti est europei non prevalgono in Valle d'Aosta. Prima comunità resta quella del Marocco.
In Piemonte invece il rapporto si capovolge. Se i rumeni sono principale comunità residente nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, i dati mostrano che gli ucraini spiccano invece in quella di Verbano-Cusio Ossola, mentre i marocchini restano comunità straniera residente leader a Biella, Vercelli e Novara.
Ad Asti, il barolo "salvato" dai macedoni
Alcune comunità est europee nel Nord-Ovest (ma non solo) hanno legato la loro presenza alla filiera alimentare italiana di qualità. Rendendosi insostituibili. “A guardare da vicino proprio i macedoni del Cuneese si scopre il loro peso nella produzione del barolo, in un distretto che era in sofferenza per la mancanza di manodopera –illustra Molina- Hanno rilanciato la produzione. E perfino Carlin Petrini, guru della tutela ambientale e agroalimentare, ha detto che oggi il barolo non esisterebbe senza i macedoni. Alla base dello sviluppo c’è dunque uno scambio. I macedoni, arrivati qui negli anni ’90, erano manodopera esperta perché la coltivazione del tabacco, in cui erano specializzati in patria, ha caratteristiche analoghe a quella della vite”.
Oggi nelle zone vitivinicole del Piemonte, dal Cuneese all’Astigiano, la comunità dei residenti fa da pontiere per quella degli stagionali, specie universitari, che con un mese o due in Italia guadagnano più dei 250 euro di stipendio medio in Macedonia. Ad esempio a Canelli (Asti), i residenti sono circa 600 su 11 mila abitanti, e i loro figli il 16% degli alunni iscritti alle elementari. A Neive (Cuneo) è tornata a popolarsi grazie a loro l’antica chiesa di san Michele Arcangelo, e vi è arrivato dalla Macedonia anche un pope ortodosso.
Tabella Piemonte / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Torino | Romania | 85.817 | 46.4 |
Vercelli | Marocco | 3.188 | 26.4 |
Biella | Marocco | 3.391 | 33.8 |
V.-Cusio Ossola | Ucraina | 1.291 | 15.4 |
Novara | Marocco | 5.428 | 18.6 |
Cuneo | Romania | 11.579 | 23.8 |
Asti | Romania | 5.868 | 27.9 |
Alessandria | Romania | 9.555 | 26.1 |
Piemonte | Romania | 121.150 | 34.5 |
Altra comunità legata nel Nord Ovest a prodotti enograstronomici di qualità sono gli albanesi, specialisti in Liguria nella raccolta delle olive taggiasche. Esempi più riusciti che altrove in Italia, dove agricoltura e sfruttamento producono spesso gravi abusi e tensioni.
Lo schema della comunità prevalente per provincia appare analogo in Liguria: gli albanesi sono i residenti più rappresentati nelle province di Imperia e Savona, i rumeni in quella di La Spezia, mentre gli ecuadoregni non temono confronti nel Genovese.
Tabella Lombardia / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZE % SUL TOTALE STRANIERI |
Varese | Albania | 10.564 | 16.9 |
Como | Marocco | 4.990 | 12.3 |
Lecco | Marocco | 3.693 | 15.5 |
Sondrio | Marocco | 1.695 | 24.2 |
Milano | Romania | 40.742 | 11 |
Bergamo | Marocco | 19.104 | 18.7 |
Brescia | Marocco | 18.953 | 12.7 |
Pavia | Romania | 11.682 | 26.4 |
Lodi | Romania | 5.279 | 24.3 |
Cremona | Romania | 8.308 | 24 |
Mantova | Marocco | 7.569 | 16.1 |
Lombardia | Romania | 118.005 | 13 |
In Lombardia sono rappresentate tutte le maggiori comunità residenti in Italia. Con grandi numeri. Anche qui, comuni distanti pochi chilometri vedono mutare radicalmente la comunità immigrata prevalente. Così nel Varesotto spiccano gli albanesi, nella vicina provincia di Como la maggioranza è invece marocchina. Secondo Istat, quasi un quarto (il 23,3%) degli stranieri residenti in Italia è iscritto nelle anagrafi dei comuni della Lombardia, che da sola ospita quasi due volte il numero degli stranieri residenti nel Mezzogiorno. Nella sola provincia di Milano risiede poco meno del 10% del totale degli stranieri.
Tabella Liguria / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Imperia | Albania | 2.961 | 16.1 |
Savona | Albania | 5.720 | 30.5 |
Genova | Ecuador | 16.774 | 30.5 |
La Spezia | Romania | 2.435 | 18..2 |
Liguria | Ecuador | 19.309 | 18.4 |
Triveneto: “Little Belgrado” è a Trieste, "Little Sarajevo" a Vicenza
Storico insediamento delle comunità europee orientali, fino dalla caduta del Muro e dagli anni delle guerre ex-jugoslave, è il Nord Est italiano. Secondo le cifre Istat, i rumeni sono principale nazionalità in tutte le province, tranne che a Belluno e Rovigo, dove prevalgono i residenti marocchini.
Tabella Veneto / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Verona | Romania | 23.234 | 24.1 |
Vicenza | Romania | 10.347 | 11.4 |
Belluno | Marocco | 1.904 | 15 |
Treviso | Romania | 17.518 | 18.2 |
Venezia | Romania | 11.329 | 17.8 |
Padova | Romania | 25.133 | 31.5 |
Rovigo | Marocco | 3.161 | 20.4 |
Veneto | Romania | 91.355 | 20.1 |
Scendendo più in dettaglio, fonti della Regione Veneto mostrano come risiedano sul territorio circa 1/3 dei bosniaci presenti in Italia, concentrati per lo più –a livello nazionale- tra Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. Vivono soprattutto nella provincia di Vicenza, con 3.500 unità, ossia il 42% del totale regionale.
Sempre in Veneto si sono stabiliti 1/3 dei serbi e montenegrini (circa 21 mila) residenti in Italia. Anche in questo caso è Vicenza la loro “capitale”: vi è la massima concentrazione nazionale di serbi e montenegrini (il 18% delle presenze nazionali), ma sono cominciati anche i trasferimenti dalla provincia palladiana e da Verona verso il Trevigiano.
Tabella Friuli-Venezia Giulia / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCIA | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Pordenone | Romania | 7.766 | 23.4 |
Udine | Romania | 6.815 | 19.1 |
Gorizia | Bangladesh | 1.380 | 14.2 |
Trieste | Serbia | 5.755 | 34.8 |
Friuli-Venezia Giulia | Romania | 16.919 | 17.8 |
“Piccole Podgorica” per la presenza numerica sono anche Torino e Roma, anche se i montenegrini sono ben lungi dal rappresentarvi le prime nazionalità estere residenti.
In Friuli Venezia Giulia invece se sono a prevalenza rumena le province di Pordenone e Udine, nel Goriziano emergono invece i residenti del Bangladesh, mentre nel Triestino diventano i serbi la prima nazionalità residente, con 5.755 domiciliati.
Tabella Trentino-Alto Adige / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Trento | Romania | 7.053 | 16.6 |
Bolzano | Albania | 4.812 | 13.3 |
Trentino-Alto Adige | Albania | 11.234 | 14.2 |
Anche il Trentino-Alto Adige conosce un presente nettamente est-europeo. I suoi nuovi residenti vengono soprattutto dai Balcani, divisi tra rumeni, nazionalità prevalente in provincia di Trento, e albanesi, in quella di Bolzano. Le due comunità si affermano così in un'area che negli ultimi quindici anni aveva fatto da magnete per immigrati stagionali da tutto l'Est europeo, dalla Moldova alla Slovacchia. Anche qui la richiesta di manodopera aveva avuto uno dei suoi primi input dalla filiera agricola di qualità. La raccolta delle mele infatti è stato una delle grandi porte d'accesso alla regione negli ultimi anni, in grado di attrarre -secondo fonti Coldiretti- fino ad un centinaio di nazionalità diverse, con una forte "pendolarismo" dall'Est Europa.
Molti anche nel Nord-Est i "distretti agricoli" dove i lavoratori immigrati sono componente indispensabile, anche se non sempre bene integrata, nel tessuto economico e sociale, secondo dati Coldiretti 2010: dalla raccolta delle fragole nel Veronese, alla preparazione delle barbatelle in Friuli. Secondo il ministero del Welfare nel 2010 ad attrarre e consolidare immigrazione in quest'area sono anche i settori portanti di edilizia e turismo.
I macedoni in crescita sull’Adriatico
Le Marche sono a netta prevalenza est europea, con albanesi e romeni di gran lunga più numerosi in tutte le province, tranne che nel Maceratese, dove si sono affermati in pochi anni i macedoni, con 4.562 censiti.
Tabella Emilia-Romagna / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Piacenza | Albania | 6.031 | 18.2 |
Parma | Albania | 5.851 | 12.7 |
Reggio Emilia | Marocco | 9.347 | 15.7 |
Modena | Marocco | 16.098 | 21.1 |
Bologna | Romania | 14.556 | 16.8 |
Ferrara | Marocco | 3.815 | 17.4 |
Ravenna | Romania | 7.822 | 21.3 |
Forlì-Cesena | Albania | 6.077 | 17.4 |
Rimini | Albania | 6.737 | 25.8 |
Emilia-Romagna | Marocco | 62.722 | 14.9 |
Secondo Istat, oltre al Veneto (dove risiede l’11,7% dei cittadini stranieri), sono l’Emilia-Romagna (il 10,8%) e il Lazio (l’11,6%) a vantare un'analoga capacità di attrazione. In Emilia-Romagna in particolare, all'indomani del polo occupazionale rappresentato dalla raccolta di frutta, nel tempo si sono consolidate altre realtà produttive, a partire dal turismo lungo la costa adriatica. Non a caso proprio a Rimini gli albanesi si affermano, non solo come prima comunità residente della provincia, ma con la più consistente rappresentanza regionale: viene infatti dal Paese delle aquile un residente straniero su 4 nella capitale del turismo balneare. Prima comunità regionale sono però i marocchini, con quasi 63 mila residenti (14,9%).
Scendendo lungo l'Adriatico, oltre Emilia-Romagna e Marche, di nuovo nella prevalenza albanese e rumena, si fanno largo i macedoni: in Abruzzo sono terza comunità residente (circa 1 immigrato su 10). Da notare che il 79,1% dei macedoni, così come il 74% degli albanesi a livello nazionale, operando prevalentemente nell’agricoltura, risiedono in comuni non capoluogo.
Tabella Marche / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Pesaro-Urbino | Albania | 6.194 | 18.8 |
Ancona | Romania | 6.805 | 17.6 |
Macerata | Macedonia (Fyrom) | 4.562 | 14.3 |
Ascoli Piceno | Albania | 5.645 | 20.4 |
Marche | Albania | 21.531 | 20.4 |
Le maggiori concentrazioni di macedoni a livello nazionale sono invece nelle città di Vicenza (3.044), Roma (2.068), Piacenza (1.641), Firenze (1.360) e Venezia (1.274).
Marche e Puglia a prevalenza albanese
Ha calcolato Istat che gli albanesi predominano numericamente in Puglia dove, con quasi 21 mila presenze, costituiscono il 28,3% della popolazione straniera residente. Vengono dall'immediato oltre-Adriatico la maggioranza dei residenti stranieri di tutte le province, tranne che nel Foggiano, a prevalenza rumena.
Anche nel Sud l'indispensabile ricorso agli immigrati nei lavori agricoli e nella raccolta di olive e pomodori ha fatto da volano alle presenze est europee. Se però la media nazionale conta il 15% di immigrati impiegati nel lavoro dei campi, secondo Coldirettti, le percentuali in Puglia toccano anche il 60%, così come l'80% in Sicilia, con un grande ricorso agli irregolari e gravi abusi.
Medici senza Frontiere e Caritas attestano che gli arrivi di lavoratori dai Balcani sono spesso cominciati portando tutta la famiglia sui campi, inclusi anziani e bambini.
La Puglia spicca per le percentuali di albanesi e rumeni nelle sue province rispetto alle altre comunità immigrate: in genere si tratta di quote doppie rispetto al nord Italia. Le due comunità insieme rappresentano in media un residente straniero su 3, talvolta 2 su 3.
Tabella Puglia / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCIA | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Foggia | Romania | 5.700 | 33.7 |
Bari | Albania | 11.818 | 38.1 |
Taranto | Albania | 1.664 | 27.4 |
Brindisi | Albania | 2.229 | 37.7 |
Lecce | Albania | 2.789 | 20 |
Puglia | Albania | 20.891 | 28.3 |
Toscana, non solo l’isola cinese
Anche la Toscana vede numericamente più forti nelle sue province rumeni (Massa-Carrara, Lucca, Livorno, Arezzo e Grosseto) e albanesi (Firenze, Pistoia, Pisa e Siena), tranne che in quella di Prato, dove il sorpasso cinese è una realtà ormai da qualche anno.
Come in tutto il centro Italia, rispetto al Nord, sono maggiori le percentuali di residenti. Ad esempio, in provincia di Massa-Carrara è rumeno quasi un residente straniero su 2, ad Arezzo uno su 3.
Tabella Toscana / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Massa-Carrara | Romania | 4.061 | 44.5 |
Lucca | Romania | 6.611 | 27.4 |
Pistoia | Albania | 9.674 | 29.5 |
Firenze | Albania | 17.169 | 18.3 |
Prato | Cina | 10.914 | 37.7 |
Livorno | Romania | 3.726 | 18.8 |
Pisa | Albania | 7.496 | 24.6 |
Arezzo | Romania | 11.880 | 35.9 |
Siena | Albania | 5.357 | 20.9 |
Grosseto | Romania | 4.321 | 25.1 |
Toscana | Romania | 64.280 | 20.8 |
Polacchi residenti “storici” nelle città, moldavi nel centro-nord
Nel Lazio sono rappresentate tutte le comunità immigrate. In particolare la loro diffusione nella provincia di Roma e in quelle meglio collegate con la capitale, come Latina e Viterbo, si spiegano anche con i prezzi più accessibili degli alloggi. Addirittura in queste due province è rumeno un residente immigrato su 2.
Tabella Umbria / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Perugia | Romania | 13.598 | 20.2 |
Terni | Romania | 6.117 | 32.8 |
Umbria | Romania | 19.715 | 22.9 |
Le “capitali” moldave invece, dopo Roma (4.479 residenti), sono Padova (3.511), Venezia (3.150), Parma (3.134) e Torino (2.951).
A Roma e nella sua provincia è invece rumeno un nuovo residente straniero su tre.
Tabella Lazio / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Viterbo | Romania | 10.500 | 44 |
Rieti | Romania | 3.820 | 38.5 |
Roma | Romania | 122.310 | 33.4 |
Latina | Romania | 14.625 | 47.3 |
Frosinone | Romania | 7.254 | 37.9 |
Lazio | Romania | 158.509 | 35.2 |
Umbria a netta prevalenza rumena, in entrambe le sue province. Agricoltura, edilizia, turismo e lavori di cura sono i settori di maggior impiego dei nuovi residenti. In Abruzzo invece la preponderanza è tutta rumena, tranne che in provincia di Teramo, dove gli albanesi, immigrati della prima ora, restano la comunità residente più numerosa.
Tabella Abruzzo / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
L'Aquila | Romania | 5.161 | 27.1 |
Teramo | Albania | 5.092 | 24.3 |
Pescara | Romania | 3.143 | 24.8 |
Chieti | Romania | 5.658 | 33.4 |
Abruzzo | Romania | 17.973 | 25.8 |
Anche per il Molise si profila come terra d'elezione dei rumeni. Con percentuali consistenti, fino ad 1/3, in una regione affacciata sull'Adriatico ma con un vasto entroterra montuoso, storicamente segnato dall'allevamento e dai tratturi della transumanza. Sempre più diffusa nei paesi dell'interno, popolati da molti anziani, anche la presenza di badanti.
Tabella Molise / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Campobasso | Romania | 1.904 | 35.5 |
Isernia | Romania | 551 | 28.2 |
Molise | Romania | 2.455 | 33.6 |
Kiev, Campania
Gli ucraini si attestano ormai come prima collettività residente in Campania, con un’incidenza del 23% rispetto agli altri gruppi immigrati (pari a circa 30 mila unità). Un vero boom, con epicentro nel Napoletano e nel Casertano, province crocevia per gli ucraini immigrati di tutta Italia, con il business delle badanti, a cui non è estranea -come recenti inchieste hanno dimostrato- neppure la criminalità organizzata.
Tabella Campania / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Benevento | Romania | 1.444 | 30 |
Napoli | Ucraina | 14.769 | 24.1 |
Avellino | Romania | 2.212 | 23.2 |
Salerno | Romania | 7.323 | 24.5 |
Caserta | Ucraina | 5.889 | 22.7 |
Campania | Ucraina | 30.195 | 23 |
Tra le “capitali” della presenza ucraina in Italia, dopo le prevedibili Roma, Napoli e Milano, spiccano Bologna e Brescia (rispettivamente con 2.175 e 2.083 residenti, a gennaio 2009, secondo Istat).
Neocomunitari per la Calabria
In Calabria, dati Istat 2009 alla mano, i rumeni sono prima nazionalità in tutte le province, ma non a Catanzaro, dove i marocchini sono i più numerosi. Ma anche le seconde file di immigrati residenti sono significative.
Tabella Basilicata / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Potenza | Romania | 2.602 | 43 |
Matera | Romania | 1.547 | 28.2 |
Basiliacata | Romania | 1.149 | 36 |
Il “Rapporto immigrazione 2009” curato dalla Regione Calabria segnala l’exploit dei bulgari, in forte aumento negli ultimi anni: addirittura nella regione sono il 5,8% della popolazione immigrata residente, cinque volte di più rispetto alla media nazionale dell’1%, con una particolare concentrazione a Vibo Valentia.
Le comunità bulgare in Italia meritano qui un inciso: piccole e sparse nella Penisola, sono per lo più in Lombardia, Toscana e Lazio, dove la loro concentrazione spicca ad Anzio e Nettuno (popolate soprattutto di emigranti provenienti dalla cittadine vitivinicola bulgara di Vidin, 200 km a nord-ovest di Sofia), sul litorale romano. Ma l’Italia non è principale destinazione per chi parte da Sofia e Plovdiv, più indirizzato verso Germania, Spagna e Stati Uniti.
Tabella Calabria / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Cosenza | Romania | 6.527 | 36 |
Crotone | Romania | 1.504 | 29.6 |
Catanzaro | Marocco | 2.952 | 28.2 |
Vibo Valentia | Romania | 1.437 | 30.3 |
Reggio Calabria | Romania | 5.875 | 28.9 |
Calabria | Romania | 17.789 | 30.3 |
In Calabria rappresentano oggi oltre il 36% della popolazione immigrata, una quota ben superiore alla media italiana dove bulgari e rumeni insieme raggiungono il 26% degli immigrati residenti. Sono impiegati soprattutto nel settore delle costruzioni, mentre gli ucraini (terzo gruppo più rappresentato nella regione) si concentrano nel settore alberghiero.
Decisamente nel segno dei rumeni invece la Basilicata, addirittura a Potenza con quasi un immigrato residente su due.
Rumeni verso le isole maggiori
Anche in Sicilia i rumeni sono diventati nazionalità prevalente in tutte le province, tranne nel Trapanese e nel Ragusano, dove prevalgono come in passato, prima della caduta del Muro di Berlino, i tunisini. Rilevanti le percentuali nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, quest'ultima in particolare con metà dei suoi residenti stranieri nati in Romania. Un record nazionale, in un'area della Sicilia interna che non era meta tradizionale di immigrati.
Tabella Sicilia / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Trapani | Tunisia | 3.950 | 39.4 |
Palermo | Romania | 3.939 | 16.5 |
Messina | Romania | 3.693 | 19.6 |
Agrigento | Romania | 3.531 | 41.6 |
Caltanissetta | Romania | 1.885 | 41.7 |
Enna | Romania | 1.133 | 50.2 |
Catania | Romania | 5.682 | 27.6 |
Ragusa | Tunisia | 6.092 | 37.1 |
Siracusa | Romania | 1.827 | 18.9 |
Sicilia | Romania | 27.607 | 24.1 |
Ancora la Romania è nazionalità prevalente in Sardegna, dove conta la maggioranza dei residenti in tutte le province, tranne che in quelle di Carbonia-Iglesias (a prevalenza marocchina) e di Cagliari (con i filippini comunità leader).
Le presenze record
Tra le incidenze percentuali più forti, in evidenza le province di Enna, Latina, Torino, Viterbo e Potenza, record nazionali, dove è rumeno un residente straniero su 2 (rispettivamente 50, 47, 46, 45 e 43%), seguiti dalle province di Agrigento e Caltanissetta (entrambe al 41%).
Tabella Sardegna / Principale comunità residente per provincia e regione (numero e incidenza percentuale sul totale degli stranieri residenti) - Istat, 2009
PROVINCE | PRIMA COMUNITA' | N° | INCIDENZA % SUL TOTALE STRANIERI |
Olbia-Tempio | Romania | 3.172 | 39.1 |
Sassari | Romania | 895 | 18.3 |
Nuoro | Romania | 798 | 33.3 |
Ogliastra | Romania | 154 | 22.6 |
Medio Campidano | Romania | 146 | 22.3 |
Cagliari | Filippine | 1.057 | 10.6 |
Carbonia-Iglesias | Marocco | 180 | 16.8 |
Oristano | Romania | 340 | 19.8 |
Sardegna | Romania | 6.658 | 22.5 |
E’ invece rumeno un residente estero su 3 in Piemonte, Lazio e Molise (rispettivamente 34.5%, 35.2%, 33.6%). Stessa percentuale nelle province di Terni (32.8), Bari e Brindisi, dove però è albanese un residente straniero su 3 (38%).
Seconde generazioni
Nel settentrione le regioni con maggiore quota di seconde generazioni -secondo Istat- sono Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte; nel Centro le Marche e il Lazio e nel Mezzogiorno la Sicilia, che presenta un valore comunque elevato (12,5% di stranieri nati in Italia), presumibilmente per le immigrazioni di antica data che la caratterizzano. Nella graduatoria provinciale, invece, figurano ai primi posti ancora una volta la provincia di Prato (a prevalenza cinese) e le province del Nord, ma anche ben tre province siciliane (Palermo, Trapani, Messina).
In generale il quadro dei residenti traccia la nuova storia, talvolta riuscita, talvolta aspra, dell’Italia, una provincia accanto l’altra, con quell’effetto "Europa in casa", specie della parte del continente più povera e neocomunitaria, partita dall’Est. Se l’Italia resta un Paese per lo più allergico all’immigrazione, un Paese d’approdo suo malgrado, da un prospettiva ravvicinata emerge però più chiaramente –come ha scritto Stefano Molina- che "esistono luoghi (una filiera produttiva non delocalizzabile, una famiglia dove la rete di assistenza si scopre insufficiente, una scuola) in cui l’integrazione, silenziosamente, si sta realizzando”.
E' per questo che proprio alla scuola (e ai nuovi Italiani originari di famiglie est europee e dei Balcani), e alle badanti, in prima fila nell'assistenza familiare, dedicheremo le prossime inchieste.
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