Baku, città vecchia

Sempre più iraniani, soprattutto di etnia azera, stanno emigrando verso l'Azerbaijan. Col crescere della tensione tra Washington e Tehran molti si spostano verso nord e la città di Baku si riempie di un nuovo flusso di immigrati

19/04/2006 -  Anonymous User

Di Kemal Ali, IWPR , 13 aprile 2006
Traduzione per Osservatorio sui Balcani: Maddalena Parolin

Non avrei mai pensato che fossero iraniani. Said Suleimani, 42 anni, e la sua famiglia sembrano normali cittadini di Baku. Anche le donne della capitale azera a volte portano il fazzoletto nero, e non c'é nulla di strano negli abiti di jeans indossati da Said e dai suoi due figli. Solamente il loro accento tradisce la provenienza da sud, forse dall'Iran.

Li ho incontrati nel distretto di Zavokzalny. oltre la stazione ferroviaria, che prima della guerra del Nagorno-Karabakh era un quartiere armeno e in seguito è stato popolato dai rifugiati azeri.

Ora si dice che sia divenuto meta di un nuovo tipo di immigrati. Semyon Kastrulin, un giornalista che vive in questo quartiere, osserva che Zavokzalny è ora abitato da un gran numero di azeri provenienti dall'Iran.

Said e la sua timida e silenziosa moglie hanno accettato di parlare con me. Provengono da vicino Tabriz, la capitale della provincia iraniana dell'Azarbaijan dell'Est. Affermano di essere venuti a Baku circa tre settimane fa, per fare turismo e acquistare prodotti a buon prezzo.

Secondo Said, la loro visita non avrebbe nulla a che vedere con il timore di un attacco americano all'Iran, legato alla disputa sul nucleare. Sostiene che avevano progettato da tanto tempo di venire, ma ammette anche che potrebbero rimanere più a lungo, aspettando che la situazione si calmi.

Ho incontrato un altro iraniano, Nazim Muhammadi, 60 anni, nel Café Tebriz vicino all'ambasciata iraniana. Sembra che questo sia diventato il luogo preferito della comunità iraniana locale per incontrarsi e discutere le ultime novità politiche e sportive.

Muhammadi e i suoi due figli sono arrivati a Baku alla fine di marzo. Abitano con i parenti della moglie, che sono emigrati dall'Iran nel periodo sovietico, fuggendo dalla persecuzione politica, sulla scia del ritiro dell'Armata Rossa dal nord dell'Iran alla fine della seconda guerra mondiale.

"Siamo di Theran, dove possediamo una bella casa a due piani con un cortile", dice Muhammadi. "La nostra famiglia ha un'autofficina. Mio fratello e la sua famiglia sono rimasti lì, seguendo la casa e l'attività".

Nazim fantastica di aprire un'autofficina a Baku, ma non è sicuro di poter competere con la concorrenza locale. "Non rimarremo qui per sempre; si vedrà come va... se saremo fortunati, probabilmente andremo in Europa, altrimenti, torneremo a casa", ha detto.

Gli immigrati azeri dall'Iran sono difficili da individuare a Baku - ci sono ancora pochi conteggi - in parte perché sono mescolati con gli altri abitanti, ma anche perché si mantengono in disparte e vanno e vengono dall'Iran.

IWPR ha contattato Majid Faizullai, addetto stampa dell'ambasciata iraniana a Baku, per un commento sulle affermazioni dei giornali che l'Azerbaijan sarebbe "infestato" da rifugiati dall'Iran. Secondo il quotidiano Express ad esempio, la fuga verso Baku si sarebbe intensificata al punto tale che i prezzi delle case e dei terreni sarebbero cresciuti.

Faizullai sembra infastidito e risponde di poter solamente riportare quello che il suo ambasciatore, Afshar Sulaimani, ha già dichiarato: che l'ambasciata non ha alcuna informazione su questa questione.

Ma le voci continuano a parlare di una forte crescita dell'immigrazione dall'Iran. L'analista politico Rovshan Novruzoglu ha riferito ad IWPR di conoscere oltre 150 famiglie iraniane che sarebbero fuggite in Azerbaijan per timore di un attacco americano all'Iran.

Ma gli immigrati dall'Iran non sono una novità per Baku. Gli iraniani di etnia azera arrivarono già nel periodo sovietico, per sfuggire le persecuzioni del regime dello scià prima del suo rovesciamento nel 1979.

Novruzoglu sostiene inoltre che nel paese sarebbero presenti agenti dei servizi segreti iraniani, mescolati agli immigrati, che starebbero creando una minaccia per la sicurezza nazionale dell'Azerbaijan.

Perché gli iraniani hanno scelto proprio l'Azerbaijan come rifugio? Gli iraniani di etnia azera parlano la stessa lingua utilizzata a nord della frontiera e spesso hanno parenti in Azerbaijan. Ma nel Paese arrivano anche iraniani di lingua persiana.

Per gli iraniani ottenere un visto per l'Azerbaijan è facile e non molto costoso. Un visto di tre mesi rinnovabile costa 40 $. In seguito ad accordi bilaterali del 2005 - non ancora ratificati però dal parlamento azero - in futuro sia gli iraniani che gli azeri residenti nel raggio di 40 chilometri dalla frontiera saranno autorizzati a passare senza visto.

Ahmed, un altro iraniano arrivato a Baku da qualche settimana, crede che le autorità di Baku stiano bloccando l'accordo sui visti per paura di essere invasi dai fondamentalisti islamici dall'Iran.

Secondo dati del Comitato nazionale azero per i rifugiati e i migranti forzati, nel 2005 il numero di iraniani richiedenti lo status di rifugiati ha superato di 10 volte la cifra del 2004, crescendo da 14 a 147. Il portavoce del comitato Sanan Huseinov afferma che nel 2005 sono state approvate le domande di 40 famiglie iraniane.

Al contrario Vuga Abdusalimov, portavoce dell'ufficio per l'Azerbaijan dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha dichiarato ad IWPR che i numeri non sarebbero realmente cambiati nonostante le voci del crescente flusso di rifugiati originato dalle minacce di conflitto.

Gli abitanti di Baku sono diffidenti verso i loro cugini dall'Iran, la cui presenza continua ad aumentare: ritengono che facciano salire ulteriormente i prezzi delle proprietà in una città già stracolma di altri migranti e rifugiati del conflitto del Karabakh.

Secondo il giornale di Baku Birzha, il prezzo medio di un appartamento di tre stanze in un buon quartiere di Baku è salito da 22-23.000 $ a 35-40.000 $ in soli 12 mesi. Si dice che i prezzi degli immobili siano in crescita anche a Nakhichevan, l'enclave azera che confina con l'Iran.

L'occidentalizzata Baku contrasta con la Repubblica Islamica dell'Iran. Kastrulin dice di aver notato che gli uomini iraniani apprezzino la libertà di poter bere alcolici nei ristoranti, cosa proibita da loro, mentre le donne quella di poter girare per strada senza il fazzoletto obbligatorio.

Se la tensione tra l'Iran e gli Stati Uniti continuerà a crescere, sembra inevitabile che sempre più cittadini iraniani vorranno fare di Baku la loro nuova casa.

* Kemal Ali è caporedattore del giornale Birzha Plus a Baku.


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