I legami tra Armenia e Iran sono stati oggetto di un recente incontro tra i presidenti dei due paesi, Ahmadinejad e Kocharyan. Un'intervista di Radio Free Europe a Federico Bordonaro, di Power and Interest News Report
Di Brian Whitmore da RFE/RL, 22ottobre 2007
(Titolo originale: Energy Relations To Dominate Ahmadinejad's Armenia Visit)
Traduzione per Osservatorio sui Balcani: Chiara Sighele
Oggi (22 ottobre N.d.T) il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad arriva in Armenia per una visita di due giorni. All'ordine del giorno c'è la gestione del gas naturale tra i due paesi e altri punti relativi all'energia. Federico Bordonaro, analista senior di Roma per il Power e Interest News Report, ha parlato con Radio Free Europe / Radio Liberty delle implicazioni geopolitiche dei crescenti legami tra l'Armenia e l'Iran.
RFE/RL: Dati i problemi tra l'Armenia e l'Azerbaijan, che come l'Iran è prevalentemente sciita, perché l'Iran è così interessato a forgiare buone relazioni con l'Armenia?
Bordonaro: Contrariamente alle aspettative di quelli che seguono le teorie di Samuel Huntington autore di "Lo scontro delle civiltà" possiamo osservare quanto in questo caso non siano le civiltà a guidare le alleanze o le partnership strategiche, ma puri accordi geopolitici.
Iran non vuole un Azerbaijan molto forte - prima di tutto perché l'Azerbaijan è pro-statunitense e poi perché la minoranza azera in Iran deve essere controllata dal governo centrale di Teheran.
RFE/RL: La visita di Ahmadinejad giunge poco dopo il viaggio del presidente russo Vladimir Putin a Teheran. Mosca ha i suoi propri interessi in Armenia. Si sta sviluppando una partnership trilaterale?
Bordonaro:La Russia trova in Armenia e Iran un asse che proietta l'influenza della Russia nel Golfo Persico. E ovviamente, la Russia ha lo stesso problema con l'Azerbaijan. Il fatto è che l'Azerbaijan sta diventando troppo pro-NATO e filo-occidentale per Mosca.
RFE/RL: Quindi è parte della più ampia geopolitica tra la Russia e l'Occidente per l'influenza sulla regione?
Bordonaro: Una partnership strategica in termini di sicurezza energetica, progetti di energia e condivisione dell'intelligence è molto vantaggiosa per la Russia se la Russia intende tenere sotto controllo la penetrazione di Stati Uniti e della NATO nel Caucaso meridionale. Penso che l'allineamento che stiamo vedendo oggi sia dettato per lo più dalle vie dell'energia e dal fatto che Russia e Iran trovano interessante irritare ulteriormente la geo-strategia occidentale. Ma penso anche che sia per lo più una tattica e che potrebbe essere rovesciata.
RFE/RL: Perché potrebbe essere rovesciata?
Bordonaro: La Russia per il momento vede l'Iran più come un elemento di cooperazione che di concorrenza. Ma direi che nel medio-lungo periodo Iran è un concorrente per la Russia nella regione del Caspio. Perciò non sarei sorpreso di osservare un ribaltamento. Non sarei sorpreso se la Russia si liberasse dell'Iran una volta che la Russia fosse riuscita a negoziare qualcosa con gli Stati Uniti nell'Europa Orientale o nel Caucaso Meridionale.
RFE/RL: Pure la posizione dell'Armenia è abbastanza interessante, dal momento che gli Armeni hanno buone relazioni con gli Stati Uniti e l'Occidente. Cosa ci può dire di questo?
Bordonaro: L'Armenia è molto interessante perché non ragiona in termini di blocco contro blocco. L'Armenia è filo-occidentale, non dovremmo dimenticarlo. Ci sono molte ragioni per questo. Ci sono ragioni culturali. Il successo delle diaspore armene in Francia e negli Stati Uniti, per esempio. E poi l'Armenia guarda con simpatia all'Unione Europea. Allo stesso tempo, tuttavia, l'Armenia non è spaventata da Russia e Iran come lo siamo in occidente. Perciò è una situazione molto complessa e interessante.
RFE/RL: Quanto la situazione geografica armena spiega la prontezza di Yerevan nel lavorare così a stretto contatto con Mosca e Teheran?
Bordonaro: E' un paese chiuso. Quando sei privo di sbocchi sul mare, lo cerchi attraverso un altro paese. Questo fattore rappresenta un forte impulso per la politica estera di un paese senza sbocchi sul mare. In più l'Armenia non ha risorse strategiche. È fortemente dipendente da Russia e Iran. E questo spiega perché l'Armenia non possa attuare una svolta tanto filo-occidentale al pari di Georgia o Azerbaijan.
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