risposta a Pascal1
Quello che Pascal dice - con tono tuttavia inacecttabile in una discussione storica - non è sbagliato, anche se mi sembra semplicistico e affrettato, cioè non tiene conto della complesità storica. E' vero che in base ad un accordo stipulato tra gli Alleati (Churchill in particolare) e Stalin, tutti i cittadini Russi presenti in Europa avrebbero dovuto essere immediatamente consegnati - a guerra finita - alle autorità sovietiche per il rimpatrio. Nel 1941, quando l'Unione Sovietica venne invasa da Hitler, Stalin emanò un editto in base al quale i soldati russi che si fossero arresi sarebbero stati accusati di alto tradimento. Per otttemperare a tale editto i prigionieri russi deportati n europa dovevano essere rimpatriati per essere sottoposti a giudizio. I cosacchi in particolare, quelli che avevano seguito le armate naziste, erano considerati traditori, dunque Stalin pretese di riaverli per punirli. Gli inglesi, presenti in forze in Carnia e in Austria, li consegnarono ai commissari politici Sovietici in massa, giungendo anche ad usare la forza e la violenza contro un popolo ormai inerme. Gli ufficiali venenro quasi tutti fucilati. Quelli che giunsero in Unione Sovietica vennero poi deportati in Siberia. I Cosacchi venenro riabilitiati solo da Jelt'cin nel 1993.