Disinformazia
A mio avviso la macchina mediatica è quella russa, che riesce a non far scrivere sui quotidiani italiani l'unica verità interessante del conflitto. Dopo il primo giorno di guerra (che secondo fonti russe è iniziato col massacro di 2000 civili da parte dell'esercito georgiano, secondo fonti imparziali poi confermate dalla Russia, le vittime sarebbero alcune decine), le forze georgiane, letteralmente travolte, si sono ritirate.
Sembra, inoltre, che l'esercito georgiano abbia iniziato le ostilità all'ingresso del 150° carro armato russo.
Quindi Mosca è riuscita a far credere di non aver iniziato le ostilità: il suo piano di disinformazione, evidentemente, ha funzionato bene.
Dall'8 agosto l'esercito russo non combatte contro nessun esercito nemico. Dall'8 agosto l'esercito russo ha impedito l'accesso di testimoni in una vasta area della Georgia, entro la quale soldati e paramilitari russi hanno compiuto torture, violenze, assassini ai danni di civili disarmati.
Questo per me è l'unico discorso interessante: l'attuazione, da parte russa, della strategia di terrore e repressione già vista in Cecenia ed in altre regioni caucasiche.
Questo è per me l'unico fatto da tener presente quando si ha a che fare con Putin, Medvedez, Kadyrov, i quali non dovrebbero trovarsi al potere.
La dirigenza russa va cambiata (e processata), per il bene del popolo russo, delle popolazioni del Caucaso, perché abbia senso l'espressione "diritti dell'uomo".
Sembra, inoltre, che l'esercito georgiano abbia iniziato le ostilità all'ingresso del 150° carro armato russo.
Quindi Mosca è riuscita a far credere di non aver iniziato le ostilità: il suo piano di disinformazione, evidentemente, ha funzionato bene.
Dall'8 agosto l'esercito russo non combatte contro nessun esercito nemico. Dall'8 agosto l'esercito russo ha impedito l'accesso di testimoni in una vasta area della Georgia, entro la quale soldati e paramilitari russi hanno compiuto torture, violenze, assassini ai danni di civili disarmati.
Questo per me è l'unico discorso interessante: l'attuazione, da parte russa, della strategia di terrore e repressione già vista in Cecenia ed in altre regioni caucasiche.
Questo è per me l'unico fatto da tener presente quando si ha a che fare con Putin, Medvedez, Kadyrov, i quali non dovrebbero trovarsi al potere.
La dirigenza russa va cambiata (e processata), per il bene del popolo russo, delle popolazioni del Caucaso, perché abbia senso l'espressione "diritti dell'uomo".