Elezioni senza incidenti, vittoria di Ibrahim Rugova, boicottaggio dei serbi ed affermazione oltre le aspettative del magnate dell'editoria kossovara Veton Surroi. Sono gli elementi messi in risalto dai quotidiani principali dell'Albania, sempre attenti alle vicende che coinvolgono i "cugini" kossovari.
Il governo albanese ed il primo ministro Fatos Nano hanno definito il recente appuntamento elettorale in Kosovo come un passo importante verso gli standard europei. In una dichiarazione rilasciata alla stampa il premier afferma che queste elezioni "erano importanti non solo per il Kosovo, ma anche per la pace, la stabilità, la sicurezza e la prosperità dell'intera regione nel suo camino verso l'integrazione europea".
Dal canto suo anche il Ministero degli esteri albanese ha espresso la sua soddisfazione per il successo della macchina organizzativa delle elezioni parlamentari. Nella sua dichiarazione il Ministero degli Esteri ha affermato di apprezzare "lo spirito e la volontà di collaborazione che ha caratterizzato queste elezioni, lo sforzo per assicurare la partecipazione di tutte le comunità" augurandosi contemporaneamente che questo processo continui "nel futuro per il consolidamento di una società multietnica ed europea in Kosovo".
I giornali albanesi hanno seguito queste elezioni con attenzione e quasi tutte hanno sottolineato l'assenza di incidenti, la bassa affluenza alle urne, il boicottaggio delle elezioni da parte dei serbi ed il successo oltre le previsioni del movimento politico "Ora" con alla guida il giornalista e magnate dell'editoria Veton Surroi.
Il giornale "Korrieri" (24.10.2004), in prima pagina, scrive a titoli cubitali: "Kosovo, Surroi fa tremare le elezioni". All'interno si afferma che Surroi avrebbe preso intorno all' 8-10% dei voti. "Korrieri" riporta che Surroi ha vinto le "sue" elezioni, mentre il LDK del leader storico Ibrahim Rugova pur rimanendo di gran lunga il primo partito in Kossovo ha accusato un calo rispetto alle elezioni precedenti. "Korrieri" dava ieri il partito di Rugova molto vicino al 40%, il PDK di Hashim Thaci invece secondo con il 33-34%, aumentando dell'8% rispetto alle elezioni precedenti. "Korrieri" ricorda che ora esiste la concreta possibilità di un'alleanza tra Surroi e Rugova per creare il nuovo governo.
L'altro principale giornale quotidiano del Paese, "Shekulli" (24.10.2004), riporta le parole del capo dell'UNMIK Soren Jessen Peterssen che durante una visita ad un centro elettorale ha chiesto ai politici del Kosovo di compiere il loro dovere creando le nuove istituzioni immediatamente dopo le elezioni. "Non si deve ripetere di nuovo l'esperienza delle elezioni passate quando ci sono voluti parecchi mesi per creare il governo".
Il giornale "Shekulli" mette inoltre in rilievo come solo due partiti serbi, "La lista serba per il Kosovo e Metohija", e "L'iniziativa cittadina serba" abbiano rifiutato l'appello di Belgrado di boicottare le elezioni e vi hanno preso parte per ottenere i 10 seggi del nuovo parlamento che sono riservati alle comunità serba del Kossovo.
Un altro quotidiano, "Panorama" (24.10.2004), apre invece con il titolo "Rugova in calo, ma rimane primo", e con il sottotitolo "gli internazionali sono contenti con l'andamento delle elezioni, ma non con la partecipazione". Anche questo giornale sottolinea il fatto che il nuovo partito di Surroi si sarebbe posizionato terzo ed ha ottenuto più voti di quanto ci si aspettasse. "Il partito "Ora" dell'imprenditore editoriale Veton Surroi secondo i primi risultati sarebbe arrivato terzo. Rappresentanti di quest'ultimo hanno affermato che in alcune città sarebbero il secondi solo all'LDK di Rugova. Non si sa ancora quanti deputati Ora porterà in Assemblea ma è probabile che siano decisivi per la creazione del nuovo governo. Surroi ha preso molti voti a Pristina ed in altre città importanti del Kossovo".
Parlando dell'andamento generale delle elezioni il giornale "Panorama" ha notato come le elezioni in Kossovo si sono svolte in modo molto più tranquillo di quanto avvenga in Albania, scrivendo inoltre che presso i seggi elettorali si sente molto meno la tensione politica. Secondo il giornale anche il conteggio dei voti avviene in modo più tranquillo e non vi sono militanti politici davanti alle sedi dei partiti in spasmodica attesa. Nel articolo di "Panorama" si parla anche della città divisa di Mitrovica, abitata da albanesi a sud e da serbi nel nord. La parte albanese della città ha partecipato attivamente nelle elezioni, mentre in quella serba si sono recati a votare solo una esigua percentuale degli aventi diritto.
L'autore dell'articolo riporta come invece altre minoranze etniche si siano recate al voto: in particolare quella turca e quella bosniaca, da sempre vicine alla comunità albanese. L'articolo si chiude con una nota dalla cittadina di Graçanica, pochi km ad est di Pristina, una zona abitata completamente da serbi. La cittadina conta 4159 abitanti, ma solo 6 di loro hanno votate alle elezioni di sabato. "Panorama", riporta le dichiarazioni di Sasa, un cittadino serbo di Graçanica, che afferma che è un bene che i serbi non si siano recati a votare. "Questo nostro boicottaggio serve a dimostrare agli internazionali che qui molti problemi non sono stati risolti. Abbiamo problemi con la sicurezza, l'educazione, la sanità. Abbiamo votato ai due appuntamenti elettorali precedenti. Gli internazionali avevano apprezzato ma poi nulla è cambiato".
Vedi anche:
Elezioni in Kosovo: bassa affluenza, assenti i serbi
Elezioni in Kosovo, pronti al via
Amisnet: speciale Kossovo
Hai pensato a un abbonamento a OBC Transeuropa? Sosterrai il nostro lavoro e riceverai articoli in anteprima e più contenuti. Abbonati a OBCT!