Il dialogo annuale UE-Armenia sui diritti umani

1 giugno 2017

bubble icon

Il 29 maggio si è tenuta a Bruxelles l'ottava sessione annuale del dialogo UE-Armenia sui diritti umani. La delegazione è stata guidata da Dirk Schuebel del Servizio europeo di azione esterna e dal viceministro degli esteri della controparte.

In base al comunicato rilasciato dal SEAE dopo il confronto col governo armeno, l'Unione europea si è detta soddisfatta del “continuo progresso sui diritti umani” che sarebbe in corso nel paese. In particolare, ha apprezzato in linea generale gli emendamenti costituzionali approvati nel 2015 e le nuove norme contro la tortura e i maltrattamenti da parte delle forze dell'ordine – anche se gli uni e le altre richiedono dei passaggi ulteriori per essere applicati in maniera adeguata.

D'altra parte, l'UE ha chiesto al governo armeno di prendere misure contro le irregolarità che hanno caratterizzato le elezioni parlamentari dello scorso aprile, ampiamente riscontrate dagli osservatori dell'OSCE e del Parlamento europeo. L'Armenia è stata anche invitata ad adottare leggi specifiche contro la violenza domestica e contro le discriminazioni e ad aderire alla Convenzione di Istanbul (Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica contro le donne e la violenza domestica).

Questa pubblicazione/traduzione è stata prodotta nell'ambito del progetto Il parlamento dei diritti, cofinanziato dall'Unione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea.