Il consorzio SEE Partnership for Media Development ha realizzato un rapporto sulle reazioni che l'attacco ai giornalisti francesi di Charlie Hebdo ha provocato nei paesi del sud-est Europa
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Secondo gli autori della ricerca le conseguenze di quanto accaduto in Francia si sono fatte sentire nella regione senza, tuttavia, incrementare l'islamofobia. Il dibattito seguito anche nei Balcani all'attacco terroristico alla redazione del magazine satirico non è però stata opportunità per affrontare in maniera critica il ruolo e i limiti della libertà di espressione in relazione alla libertà di religione. Inoltre nella ricerca è emerso che la libertà di espressione ha sempre meno sostenitori da parte dei professionisti del settore.
Il rapporto “The Charlie Hebdo, effect in the Balkans” - realizzato in base a studi nazionali preparati da esperti del settore media in Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Macedonia, Montenegro, e Serbia - è scaricabile in formato pdf dal sito del 'South East European Network for Professionalization of Media'.
Lo studio – primo di una serie di sei, dedicati al tema della libertà di espressione nella regione – fa parte delle attività previste dal programma 'South East European Partnership for Media Development' ed è cofinanziato dalla Commissione europea.
Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom, cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto