Percorriamo in anticipo, con alcuni approfondimenti, le tappe dell'imminente evento "Danubio, l'Europa si incontra". Il quattordici settembre il battello dell'Osservatorio attraccherà a Budapest ...
Szentendre è una località turistica in riva al Danubio, a una ventina di chilometri a nord di Budapest. E' qui che il REC (Regional Environmental Centre for Central and Eastern Europe), organizzazione internazionale che si occupa di promuovere la cooperazione regionale su questioni ambientali ha la sua sede. Sarà una delle tappe di "Danubio, l'Europa si incontra", dieci giorni di incontri, concerti, tavole rotonde promossi dall'Osservatorio sui Balcani e dai suoi partner da Vienna a Belgrado.
A Szetendre Legambiente ed il Comitato italiano per un Contratto mondiale sull'acqua hanno collaborato con il REC per promuovere una giornata di confronto titolata "Questione ambientale e gestione delle risorse idriche nel laboratorio civile dell'Europa dei venticinque".
L'ambiente è certamente tra le materie più complesse e problematiche nel quadro del processo di integrazione europea. L'ingresso nell'Unione Europea rappresenterà per i nuovi Paesi membri e per quelli candidati all'entrata, allo stesso tempo, un vincolo e un'occasione. Un vincolo perché dovranno recepire legislazioni ambientali molto più rigide di quelle attualmente vigenti nei loro Paesi, un'occasione perché potranno contare su nuove risorse per bonificare e tutelare le loro risorse naturali. Al di là delle politiche ambientali l'altro grande scoglio da superare per molti dei Paesi dell'allargamento è certamente la partecipazione democratica che dovrà sostenere e promuovere l'impegnativo processo d'integrazione.
La giornata-convegno di Szetendre intende essere un'occasione di dialogo e confronto tra amministrazioni locali, ONG ambientali e cittadini dei Paesi in annessione e UE. Il convegno ha quindi l'obbiettivo di far incontrare diverse realtà della società civile sui temi dell'ambiente e della partecipazione democratica nella gestione della risorsa acqua, che dovranno essere le chiavi per uno sviluppo reale e ambientalmente sostenibile della futura Europa dei Venticinque.
Svolgendosi lungo i Danubio l'iniziativa "Questione ambientale e gestione delle risorse idriche nel laboratorio civile dell'Europa dei venticinque" si concentrerà attraverso focus tematici sul tema "acqua", risorsa che racchiude in sé molti dei paradossi ambientali e sociali dell'Europa dell'Est. Il Danubio, attraversando 17 Paesi nel cuore dell'Europa, sarà infatti al centro della discussione sui futuri standard ambientali della risorsa acqua nella prospettiva del processo di integrazione. Costituirà inoltre occasione di incontro delle diverse realtà che sul Danubio operano per contribuire alla costruzione di una gestione "dal basso" dei bacini idrici e per ribadire una partecipazione attiva delle realtà locali del bacino del Danubio per una gestione solidale e cooperativistica del bene comune acqua in un contesto di promozione della "democrazia dei fiumi".
La conferenza vuole essere anche un occasione di scambio di buone pratiche e strategie per lasensibilizzazione in materia ambientale della società civile dei Paesi dell'allargamento. In particolare sembra fondamentale mettere in luce gli sforzi e i risultati che diverse associazioni e istituzioni sono riusciti a praticare nel campo ambientale in questi ultimi anni. I partecipanti proverranno da associazioni ambientaliste europee e dei Paesi dell'Est, centri di ricerca e istituzioni locali dell'Europa dei venticinque. In particolare la collaborazione con il REC (Regional Environmental Center for Central and Eastern Europe), garantirà una larga partecipazione e un qualificato supporto tecnico-scientifico. Il REC coordina infatti per la DG
Ambiente della Commissione Europea il tavolo consultivo delle ONG sul processo di allargamento in materia ambientale.
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