Si è chiusa venerdì a Novi Sad la seconda edizione dell'EU-Balkan Youth Forum. 30 giovani provenienti dall'UE e dai Balcani occidentali hanno presentato alle autorità presenti le proprie raccomandazioni su temi centrali come l'integrazione regionale e la protezione ambientale
La seconda edizione dell’EU-Balkan Youth Forum, tenutosi a Novi Sad, in Serbia, si è conclusa dopo tre giorni di intensa collaborazione. I partecipanti hanno lavorato in tre gruppi tematici incentrati sull'integrazione regionale, la protezione dell'ambiente e lo sviluppo del capitale umano.
Le loro conclusioni sono state condivise con i rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), dell'UE, del Regional Cooperation Council (RCC) e del Ministero serbo delle politiche giovanili e dello sport. Le conclusioni del Forum saranno presentate alla prossima riunione del Gruppo di lavoro sulla regione dei Balcani occidentali (COWEB), di fronte ai delegati dei 27 Paesi membri dell'UE.
I portavoce di ciascun gruppo hanno discusso le raccomandazioni elaborate durante i tre giorni di lavoro con i rappresentanti delle diverse autorità, affinché ciascuna parte potesse uscire arricchita dallo scambio di punti di vista.
Il gruppo di lavoro sull'integrazione regionale propone di investire nella ricerca sulla riconciliazione e sui conflitti del passato, di coinvolgere i paesi candidati all’adesione a pieno titolo nel programma Erasmus+, di sostenere il finanziamento e il riconoscimento dei Consigli nazionali dei giovani, di istituire un'Accademia regionale per rafforzare la leadership giovanile e di finanziare progetti infrastrutturali per collegare i territori: dalle capitali e le grandi città alle aree rurali.
Le raccomandazioni del gruppo di lavoro sulla protezione dell'ambiente includono il rispetto dei regolamenti per l'urbanizzazione sostenibile, il sostegno del ripristino degli ecosistemi, la promozione di strategie di educazione informale alla sostenibilità, il sostegno a processi decisionali inclusivi, soprattutto per i giovani, la promozione della ricerca basata sui dati e il miglioramento del monitoraggio pubblico delle leggi ambientali.
Infine, il gruppo di lavoro sullo sviluppo del capitale umano esorta i governi dei Balcani occidentali a investire nell'uso efficiente delle risorse per stimolare la crescita economica e contrastare la fuga dei cervelli. Il gruppo raccomanda di istituire programmi di tutoraggio che mettano in contatto professionisti esperti dell'UE con gli studenti, di creare un quadro di riferimento per i fondi destinati al miglioramento dell'istruzione e di promuovere maggiori opportunità di collaborazione pratica tra le istituzioni dei Balcani occidentali e dell'UE.
I partecipanti hanno espresso un forte interesse ad ampliare le opportunità di coinvolgimento dei giovani nei processi decisionali, pensando all'EU-Balkan Youth Forum come a uno strumento fondamentale e sostenendo la sua istituzione come evento annuale stabile.
Il momento culminante del forum è stata la presentazione di queste conclusioni alle autorità presenti, tra cui Ivana Antonijević, viceministra per le politiche giovanili della Serbia, Cristina Caputo, vicedirettrice per l'Adriatico e i Balcani del Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Andrea Hochhuber, capo della sezione Integrazione europea ed economica della delegazione UE in Serbia, e Amer Kapetanović, capo del Dipartimento politico del Regional Cooperation Council.
Come sottolineato da Hochhuber e Caputo, la recente storica decisione della Commissione europea di avviare i negoziati di adesione con l'Ucraina e la Moldavia, oltre a concedere lo status di candidato alla Bosnia-Erzegovina e alla Georgia, apre una finestra senza precedenti per i Balcani occidentali. Questo accresce l'importanza delle raccomandazioni dei giovani di oggi.
Kapetanović ha sottolineato che la maggior parte delle politiche regionali attuate e agevolate dal RCC hanno come obiettivo i giovani. In questo contesto, Kapetanović ha ricordato il progetto Youth Lab, finanziato dall'UE e messo in pratica da RCC, ma anche i successi regionali favoriti da RCC che contribuiranno a migliorare la qualità della vita dei giovani, come il Roaming Free Western Balkans e la riduzione delle tariffe di roaming tra i Balcani occidentali e l'UE, nonché i quattro accordi di mobilità firmati dai leader della regione, che consentiranno la libera circolazione di lavoratori, professionisti, studenti e persone in generale.
Antonijević ha messo in luce l'importanza di sensibilizzare i giovani sulla ricchezza culturale che i Balcani occidentali apportano all'UE, oltre che sui vantaggi che l'adesione all'UE offre alla regione.
Le raccomandazioni dei gruppi di lavoro saranno pubblicate sul sito ufficiale del forum , insieme alle foto e ai video dell'evento.