E’ stato presentato a Bruxelles il 9 ottobre scorso la terza edizione del sondaggio Balkan Barometer realizzato dal Consiglio di cooperazione regionale (RCC). Il report esamina le percezioni, le aspirazioni e le aspettative dell'opinione pubblica e degli attori economici nei 7 paesi dell’Europa sudorientale - basandosi su un campione di 8000 intervistati - sulle principali questioni socio-economiche e politiche, nonché sull'integrazione regionale ed europea.

Dal quadro emerge una situazione in miglioramento nella quale è l'occupazione il problema più sentito. Le opinioni pubbliche della regione mostrano di apprezzare la cooperazione regionale mentre l'integrazione nell'UE è considerata irrealizzabile da una componente importante degli intervistati

Ci sono spesso variazioni tra paesi della regione e, ad esempio, alla domanda ‘Pensi che l’integrazione europea sia una prospettiva positiva?’, risponde di sì il 90% dei kosovari e l’81% degli albanesi contro solo il 26% dei serbi.

Tra gli aspetti interessanti dell’analisi, il fatto che le differenze etniche e di genere non vengano riconosciute come fattori che influenzano le opportunità di lavoro o la qualità della vita.

E’ diffusa l’accettazione dell’idea che per trovare lavoro, come per risolvere le altre questioni prioritarie, è fondamentale una rete di conoscenze e che le decisioni chiave avvengano al di fuori dei canali formali.

Di contro, ciò si accompagna con una denuncia della corruzione diffusa ma soprattutto una forte percezione della scarsa qualità dell’amministrazione pubblica.

Tra le istituzioni considerate particolarmente corrotte: i partiti politici (82%), la giustizia (80%), la sanità (79%) e le dogane (79%). Non godono di buona reputazione né le ONG considerate corrotte dal 55% della popolazione e le istituzioni religiose dal 47% della popolazione.

Un video, in inglese, presenta i risultati del sondaggio:

Vi proponiamo inoltre una vivace discussione su Twitter - anche questa in inglese - in merito al BalkanBarometer 2017: