Tra pochi giorni verrà inaugurato un nuovo portale multimediale per la società civile nei Balcani. Un reportage di Jacopo Giorgi, tra i promotori del progetto, sui "retroscena del lancio".
Siamo seduti in un semicerchio improvvisato in quest'ampia stanza d'appartamento. La riunione ha appena avuto inizio e i proverbiali caffè e sigarette già si sprecano. Chiara, che entro breve lascerà la conduzione del progetto a favore di Valentina, espone i temi dell'incontro. Maschera a malapena l'emozione di ritrovarsi - forse per l'ultima volta - a parlare in veste ufficiale in un progetto di cooperazione nei Balcani. Quel progetto che, meno di un anno fa, aveva preso per mano e che ha condotto fino all'oramai prossima "messa in scena" prevista per il 27 marzo.Siamo in Muhameda Hadsijahica, una di quelle vie periferiche di quartiere che si abbarbicano su per le colline circostanti Sarajevo. "A volte mi guardo intorno e mi pare un Presepe" mi dice Valentina, accompagnata dal sorriso complice di Dennis.
I ragazzi - convenuti da ogni parte dei Balcani - discutono insieme le linee strategiche da seguire in vista dello sviluppo e del prossimo lancio del progetto in cui sono stati impegnati per mesi. Si tratta di OneWorld South East Europe (SEE) www.oneworld.net/see, un portale quadri-lingue dedicato a tematiche di carattere sociale inerenti al terzo settore nei Balcani. Le notizie contenutevi sono in lingua locale (tre gli idiomi rappresentati: Albanese, Slavo del Sud e Macedone) ed Inglese. Ogni edizione rimane, tuttavia, indipendente per rispondere al meglio alle diversificate esigenze della società civile locale.
L'idea ha origine da OneWorld , la rete telematica informativa sulla società civile avente sede a Londra e comprendente ad oggi ben dodici edizioni locali o regionali. All'atto pratico, la realizzazione del progetto Balcanico - che dovrebbe portare nell'arco di tre anni all'istituzione di un centro regionale - è stata affidata a Unimondo, edizione italiana di OneWorld e, in Italia, fonte primaria d'informazione in rete su diritti umani e sviluppo sostenibile.
Si fanno le presentazioni personali di rito, quindi, si apre la discussione. E ciascuno fa sì che il proprio punto di vista e le esigenze più impellenti riguardanti la propria area di responsabilità vengano rese note al resto del gruppo. Il principio che sta dietro a SEE, infatti, è quello di un'autentica cooperazione dal basso in cui i beneficiari del progetto siano compartecipi autori (e fautori) dello stesso. L'informazione, primariamente proveniente dai diversificati settori di una società civile in crescita, viene canalizzata nel portale grazie al supporto degli editori locali qui riuniti.
I problemi certo non mancano. Dejan, editore macedone, ha più volte fatto notare come progetti simili siano in passato falliti per via di una ritrosia di fondo - forse dovuta ad una percepita estraneità - da parte del pubblico al quale tali iniziative dovrebbero essere dirette. Da qui l'idea di un portale che sia autenticamente partecipativo e che lasci ai suoi stessi destinatari l'individuazione di priorità ed urgenze informative.
Dunja, responsabile per la Bosnia Erzegovina, ha evidenziato la difficoltà di reperire informazioni locali online, data la scarsa presenza in rete delle ONG del posto. SEE tenta di coprire questo gap dando visibilità in rete agli attori della società civile Balcanica e fornendo loro opportunità di interazione e partenariato in progetti concreti.
Il portale si propone come un sito multimediale in cui è possibile reperire articoli, ricerche, guide tematiche e per paese, ma anche file audio. Quest'ultima componente è presente nella sezione Radio del sito stesso, un progetto già avviato negli scorsi anni e che pare abbia ottenuto un certo successo nella regione. A parlarcene è Predrag, coordinatore radiofonico di Belgrado. Predrag - o Pedja, come più amichevolmente qui lo chiamano tutti - ci espone i risultati fino ad ora ottenuti da OneWorld Radio - SEE e presenta le modalità di fusione delle due iniziative fino ad oggi parallele.
Arriviamo alla definizione degli obbiettivi contenutistici per il prossimo mese. I temi da affrontare sono molteplici ed il sottoscritto, in qualità di editore della sezione Inglese del portale, prova ad proporre una lista di temi prioritari in modo da coordinare gli sforzi: diritti del fanciullo, pari opportunità, integrazione europea. Infine è, però, Ljubisa - editore per la Serbia ed il Montenegro - ad individuare nella tratta degli esseri umani l'argomento forse più urgente e, di conseguenza, richiedente immediata copertura.
Il resto del team sembra concordare e quindi si riparte.
Abbandono lo sguardo su questo primo scorcio di primavera che Sarajevo ci riserva. I visi e gli atteggiamenti sono rilassati. Sono quelli di colleghi che collaborano verso un fine comune, ma anche di amici che tra loro scherzano e hanno modo di dimenticare ciò che, in un passato non troppo lontano, aveva reso impossibile il realizzarsi di occasioni come questa.
Jacopo Giorgi - Oneworld SEE
* Oneworld South East Europe - SEE, portale multimediale per la società civile nei Balcani, http://www.oneworld.net/see. Dal 27 Marzo 2003.Vai alla presentazione del portale SEE
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