Finalmente anche in BiH il test dell'HIV, grazie all'UNICEF, sarà gratuito e anonimo. Due i centri di analisi e raccolta dati: Tuzla e Zenica.
Grazie al sostegno dell' UNICEF, in due laboratori situati nelle città di Zenica e di Tuzla è ora possibile effettuare i test di analisi dell'HIV gratuitamente e mantenendo l'anonimato. Finora tali test si dovevano pagare, come succede ancora oggi a Sarajevo dove il costo si è mantenuto sui 100 KM (circa 50 Euro). Forse anche questa la ragione del basso numero di casi citati dalle statistiche? Questo si potrà valutare solo a distanza di tempo, una volta che verranno pubblicate le percentuali raccolte tra i cittadini anonimi che decideranno di sottoporsi all'esame nei laboratori sopracitati.
I dati percentuale dei malati e dei morti di AIDS in Bosnia Erzegovina fino ad ora risultano effettivamente essere molto bassi, se paragonati anche solo ai paesi vicini. Questo emerge da tutte le statistiche interne e dal rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Dal 1983, anno in cui è stato documentato il primo soggetto deceduto per AIDS in BiH, i morti accertati a causa di questa malattia sono 32. Sebbene le statistiche odierne non danno ancora dati precisi, i sieropisitivi accertati dell'anno scorso sono stati 10 in Federazione e 26 in Republika Srpska di cui 18 si sono ammalati e 17 sono deceduti.
Secondo l'epidemiologo Zlatko Puvacic il numero totale dei sieriopositivi in Bosnia Erzegovina non supera i 200 casi e cioè di 1 caso ogni 100.000 abitanti. Questo dato, se paragonato a quelli dei paesi vicini come Croazia, Slovenia e Federazione Jugoslava, è estremamente basso. Infatti in questi tre paesi la percentuale è attualmente di 12 casi ogni 100.000 abitanti.
Il rovescio della medaglia è però rappresentato dalla mancanza di fondi destinati alla cura dei malati di AIDS. Anche se il budget della Federazione della BiH prevede per questa voce di spesa lo stanziamento di 36 milioni di KM (Marchi convertibili, 1 KM è pari 0,52 euro), ne sono stati erogati solo 100.000. Una somma che basta a coprire le spese annuali della cura di tre persone, essendo necessari circa 20-35.000 KM per malato.
Sebbene il test sia del tutto facoltativo, gli organi a contatto con l'opinione pubblica cominciano a raccomandarlo in ogni caso, forse anche perché timorosi che i casi ancora non venuti alla luce possano essere numerosi (Magazin START, 24.09.2002).
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