Bosnia Erzegovina: un progetto di legge per mettere fine alla segregazione nelle scuole

18 settembre 2017

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Una proposta di legge, che mira a sospendere la segregazione nell'educazione, è stata depositata al Parlamento federale dal deputato Dennis Gratz la primavera scorsa. Se fosse adottata, questa legge permetterebbe agli studenti bosniaci, croati e serbi di frequentare le stesse classi con l'eccezione delle materie cosiddette 'identitarie' quali la lingua, la religione e la storia.

"Questa legge si ispira agli eventi della fine degli anni '60 negli Stati Uniti" spiega Dennis Gratz, "nonostante la fine della segregazione razziale, alcuni stati del sud continuarono a mantenere pratiche discriminatorie senza che lo stato federale potesse costringerli a smettere. Dunque fu necessario far passare una legge a livello federale".

Questa legge dà continuità alla mobilitazione degli studenti di Jajce, la primavera scorsa, contro la costruzione di una scuola che avrebbe separato gli studenti di nazionalità bosniaca e croata. Per Dennis Gratz, "bisogna assolutamente sostenere i giovani che si mobilitano per un maggior progresso sociale"

Ciononostante, per essere adottata, la legge deve prima essere approvata dalle due camere del parlamento. Dennis Gratz ritiene che la legge passerà alla Camera dei rappresentanti entro la fine del 2017 ma si mostra meno sicuro per quanto riguarda la Camera dei popoli: "Quest'ultima è presidiata dall'HDZ, e questa legge va probabilmente contro i loro interessi. Dubito quindi che sarà messa rapidamente nella loro agenda".

La Bosnia Erzegovina è tristemente nota per la segregazione del suo sistema scolastico. Una cinquantina di scuole sono organizzate secondo il modello "due scuole sotto lo stesso tetto": accolgono studenti di diverse comunità ma li separano fisicamente in classi e orari diversi. Questa misura era stata messa in pratica alla fine della guerra per assicurare i genitori che i loro bambini seguissero il curriculum della loro comunità. Due decenni dopo, i bosniaci sono pronti per una riforma del genere? "Non sono in grado di sapere quello che pensano" risponde Dennis Gratz “ma ciò che so è che mettere una fine alla segregazione non può essere che positivo".

Link: Le Courrier des Balkans