Non si conosce l'esatto numero dei ragazzi abbandonati in questi ultimi anni, ma è certo che questo numero sia aumentato. La situazione è preoccupante sia nella Federazione sia in Republika Srpska, dove il problema della sistemazione dei nuovi orfani e dei bambini abbandonati è alquanto grave.
In Bosnia Erzegovina la gestione degli orfanotrofi è a carico degli uffici di assistenza sociale, che versano in condizioni economiche molto precarie "Solo quest'anno abbiamo accolto 35 nuovi orfani, ma per fortuna 25 sono già usciti, alcuni sono tornati a vivere nella propria famiglia, mentre altri sono stati adottati" ha dichiarato Amil Zelic, direttore della Casa dei bambini - sinonimo di orfanotrofio - "Bjelave" di Sarajevo, che in questo momento accoglie 60 ragazzi.
Anche a Banja Luka, città principale della Republika Srpska, la Casa dei bambini "Rada Vranjesevic" accoglie un alto numero di minori. "Tra i 120 minori attualmente accolti vi sono sia neonati che ragazzi di 17 anni, di tutte le nazionalità" informa Danilo Pirjanac - direttore del centro di accoglienza "ed alcuni di loro vivono tra queste mura da prima della guerra". Danilo Pirjanac ha sottolineato che i problemi economici sono tanti, innanzitutto legati al fatto che i comuni di provenienza dei ragazzi sono obbligati a pagarne il soggiorno presso l'orfanotrofio che li ospita, e che con la politica fiscale attuale - male organizzata - il funzionamento delle strutture di accoglienza è pessimo.
"Non è migliore nemmeno la situazione dell'orfanotrofio di Tuzla" ha aggiunto la direttrice Avdija Hercegovac "che offre ospitalità a 33 minori per la maggior parte neonati abbandonati per la strada o provenienti dalla Clinica della città".
Nella zona della Bosanska Krajina, vengono abbandonati una media di due neonati al mese, che poi vengono trasferiti al cosiddetto "Dom" di Kulen Vakuf . Come informa il direttore di questo centro, Admir Ljescanin, i 60 bambini accolti nel Dom hanno tutti meno di 5 anni di età. Al compimento del quinto anno di età i bambini vengono trasferiti all'Orfanotrofio di Sanski Most oppure ad altri orfanotrofi decentrati.. Rispetto alle cause di una percentuale così alta di abbandoni, emerge che tra le partorienti vi sono molte minorenni e donne che hanno subito uno stupro. Nei primi nove mesi del 2001 i ragazzi adottati sono stati 40, ma purtroppo quelli nuovi sono di numero ben superiore a coloro che trovano una famiglia adottiva. I centri sociali non riescono a risolvere i molteplici problemi finanziari e ultimamente è alquanto diminuito il numero delle organizzazioni umanitarie che li sostenevano. Ecco perché con la trasmissione "Humana Televizija" emessa il 14 settembre dalla televisione di Stato, è stato lanciato un appello a tutti i cittadini affinché diano il proprio contributo in aiuto a tutti gli orfanotrofi della Bosnia Erzegovina.
Non si conosce l'esatto numero dei ragazzi abbandonati in questi ultimi anni, ma è certo che questo numero sia aumentato. La situazione è preoccupante sia nella Federazione sia in Republika Srpska, dove il problema della sistemazione dei nuovi orfani e dei bambini abbandonati è alquanto grave.
In Bosnia Erzegovina la gestione degli orfanotrofi è a carico degli uffici di assistenza sociale, che versano in condizioni economiche molto precarie "Solo quest'anno abbiamo accolto 35 nuovi orfani, ma per fortuna 25 sono già usciti, alcuni sono tornati a vivere nella propria famiglia, mentre altri sono stati adottati" ha dichiarato Amil Zelic, direttore della Casa dei bambini - sinonimo di orfanotrofio - "Bjelave" di Sarajevo, che in questo momento accoglie 60 ragazzi.
Anche a Banja Luka, città principale della Republika Srpska, la Casa dei bambini "Rada Vranjesevic" accoglie un alto numero di minori. "Tra i 120 minori attualmente accolti vi sono sia neonati che ragazzi di 17 anni, di tutte le nazionalità" informa Danilo Pirjanac - direttore del centro di accoglienza "ed alcuni di loro vivono tra queste mura da prima della guerra". Danilo Pirjanac ha sottolineato che i problemi economici sono tanti, innanzitutto legati al fatto che i comuni di provenienza dei ragazzi sono obbligati a pagarne il soggiorno presso l'orfanotrofio che li ospita, e che con la politica fiscale attuale - male organizzata - il funzionamento delle strutture di accoglienza è pessimo.
"Non è migliore nemmeno la situazione dell'orfanotrofio di Tuzla" ha aggiunto la direttrice Avdija Hercegovac "che offre ospitalità a 33 minori per la maggior parte neonati abbandonati per la strada o provenienti dalla Clinica della città".
Nella zona della Bosanska Krajina, vengono abbandonati una media di due neonati al mese, che poi vengono trasferiti al cosiddetto "Dom" di Kulen Vakuf . Come informa il direttore di questo centro, Admir Ljescanin, i 60 bambini accolti nel Dom hanno tutti meno di 5 anni di età. Al compimento del quinto anno di età i bambini vengono trasferiti all'Orfanotrofio di Sanski Most oppure ad altri orfanotrofi decentrati.. Rispetto alle cause di una percentuale così alta di abbandoni, emerge che tra le partorienti vi sono molte minorenni e donne che hanno subito uno stupro. Nei primi nove mesi del 2001 i ragazzi adottati sono stati 40, ma purtroppo quelli nuovi sono di numero ben superiore a coloro che trovano una famiglia adottiva. I centri sociali non riescono a risolvere i molteplici problemi finanziari e ultimamente è alquanto diminuito il numero delle organizzazioni umanitarie che li sostenevano. Ecco perché con la trasmissione "Humana Televizija" emessa il 14 settembre dalla televisione di Stato, è stato lanciato un appello a tutti i cittadini affinché diano il proprio contributo in aiuto a tutti gli orfanotrofi della Bosnia Erzegovina.
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