Manifestazioni a Sarajevo e in altre città. La pensione media è di 70 €. In inverno, solo la bolletta della luce ne costa 75
La pazienza è finita: sembrerebbe questo il messaggio che i pensionati della Bosnia Erzegovina hanno voluto mandare lanciando pietre sul Palazzo del governo federale lunedì scorso. Circa tredicimila di loro, per lo più residenti a Sarajevo ma appoggiati anche da `colleghi` di altre regioni del Paese, hanno protestato chiedendo al governo di fare finalmente qualcosa per migliorare la loro situazione. In questi ultimi anni, lo "status" dei pensionati è stato fortemente ridimensionato. Secondo Jozo Ljiljanic, presidente della Unione dei Pensionati della Bosnia Erzegovina, oggi il 40% delle pensioni è inferiore ai 70 €, e della percentuale restante il 50% è inferiore ai 77 €. Solo una piccola parte dei pensionati ha una pensione più decente, intorno ai novanta euri. Negli anni del dopoguerra gli stipendi medi sono cresciuti, ma le pensioni mai. Le richieste dei pensionati sono di avere tre pensioni mai versate, debiti del 2000, e che in futuro le pensioni seguano gli aumenti degli stipendi.
La manifestazione di Sarajevo era partita in tono abbastanza tranquillo, si potevano vedere striscioni che ricordavano un "passato migliore", foto di Tito e cartelloni che indicavano gli stipendi dei deputati, intorno ai 1.500 euri (25 volte più alti delle pensioni medie). Si potevano leggere anche striscioni ironici come: `Si vive più di Aids che di pensione..."
I pensionati sono arrivati di fronte al palazzo del governo chiedendo di parlare con il primo ministro. Però nè il signor Ahmet Hadzipasic nè nessun altro del suo governo si sono fatti vivi. I pensionati hanno allora cercato di entrare nel palazzo del governo con la forza. Si sono sentiti due vetri rotti ma la storia è finita lì. La polizia speciale era abbastanza forte per costringere la massa dei pensionati a ritirarsi. Lo stesso giorno Hadzipasic ha emesso un comunicato stampa che dichiarava che lui e il governo stanno facendo del loro meglio, e si augurava che il Fondo Monetario Internazionale trovasse i fondi per l'aumento delle pensioni.
Oltre alla manifestazione di Sarajevo si sono svolte altre proteste di pensionati a Mostar (presenti circa 500 pensionati del cantone Hercegovina-Neretva), Bihac, Travnik, Tuzla...
Luoghi diversi, ma uguali proteste. Così come le richieste: far finire questa agonia. Per comprendere meglio la situazione, basti spiegare che sta arrivando l'inverno e che ogni famiglia dovrà pagare per l'elettricità almeno 75 euri al mese. Senza dimenticare, come ha affermato un pensionato, che la gran parte dei 70 euri della pensione viene consumata per le medicine. Prima gran parte dei medicinali erano gratis, oggi si paga tutto.
Negli ultimi sei anni, questa è stata la quinta grande protesta dei pensionati. Non è cambiato molto. (Oslobdojenje, 01.10.2003; TV Hayat, 30.09. 2003)
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