I tassisti di Sarajevo hanno iniziato la prima di molte azioni a favore dei ragazzi disabili dell'Istituto Pazarevic, nelle vicinanze della capitale bosniaca.
I tassisti di Sarajevo hanno promosso un'azione umanitaria a favore dei ragazzi dell'Istituto Pazaric, nelle vicinanze della capitale bosniaca. Hanno donato pacchi di cibo ed indumenti. "Questa sarà solo la prima di molte altre azioni umantarie" ha dichiarato Almir Nukic, presidente dell'ordine dei tassisti della capitale bosniaca.
Nell'Istituto Pazaric risiedono 365 ragazzi con forti ritardi mentali. Provengono da tutta l'ex Jugoslavia: Bosnia-Erzegovina, Slovenia, Croazia, Montenegro e Serbia. Molti i problemi che quest'Istituto deve affrontare a partire dalla poca chiarezza su quale autorità debba occuparsene: a livello statale, di Entità o cantonale? I problemi più urgenti, secondo la direttrice Zarfa Zurovac, sono quelli di ordine finanziario, che "rendono molto difficile il nostro lavoro". Vi è una mancanza cronica di fondi: mensilmente ogni ospite costa circa 488 DEM e questo implica, su scala annuale, un budget cospicuo.
Un piccolo ma rilevante aiuto sarà sicuramente quello promesso dallo SFOR di Rajlovac (periferia di Sarajevo) che ha deciso di investire propri fondi nel restauro dell'Istituto (Oslobodjenje, 27.10).
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