Il destino del Tribunale internazionale per i criminidi guerra commessi in Rwanda ed ex Jugoslavia è sempre
più incerto. Il famoso Tribunale de L`Aja verràsostituito da una nuova Corte Penale Internazionale, mettendo così
in atto le decisioni della Conferenza di Roma svoltasi il 17 luglio 1998. Il nuovo Tribunale è però ancora in fase di organizzazione e nessuno sa quando comincerà a funzionare.
Nel frattempo, per Carla del Ponte - Procuratrice generale del Tribunale de L'Aja -
e per il suo team, il lavoro non manca.
Ultimamente, il processo di cui si parla di più èquello intentato al generale serbo Krstic, mentre
quattro settimane fa si approntava l'arresto diun altro serbo-bosniaco, Dragan Obrenovic, all'epoca
comandante della brigata di Zvornik (RepublikaSrpska).
L'arresto di Obrenovic è legato ad una registrazione
da cui risulta che il generale Krstic ordinò ad Obrenovic di uccidere tutti i musulmani di Srebrenica arrestati. Ad oggi, però, non è ancora stata
confermata l'autenticità della voce registrata.
Intanto in Bosnia si continua a credere che
proprio Obrenovic potrà confermare, o smentire, alcuni fatti riguardanti Srebrenica e le
responsabilità del generale Krstic, ma anche quelle diBiljana Plavsic e Momcilo Krajisnik.
Il processo contro i due ex-leader della Republika
Srpska viene portato avanti dal giudice Marc Harmon, lo stesso che realizzòil processo contro il generale croato Tihomir Blaskic.
Il procuratore generale de L'Aja considera i processi contro
Plavsic e Krajisnik molto importanti. Carla del Ponte ritiene infatti che questi due casi siano molto preziosi per la costruzione della piramide delle
responsabilità di Slobodan Milosevic.
Certo, mancano ancora tantissimi elementi per costruiretale piramide, ma sembra anche che la
stessa signora Del Ponte non sia ancora pronta peravviare il caso, forse anche un po' spaventata dalle
possibili responsabilità che ricadrebbero su di lei se il processo contro Milosevic non dovesse risultare ben fatto.
Intanto, si stanno accelerando i preparativi per l'inizio delle attività della nuova Corte Penale Internazionale. Quest'idea gode
dell'appoggio di Gran Bretagna, Germania, Canada e ultimamente anche di paesi come Francia e Iran.
Secondo alcune informazioni, non confermate, al L'Aja sono
già pronte 200 nuove cause da avviare.
Dato che il nuovo Tribunale Permanente si occuperà di processi relativi non solo a
crimini di guerra, ma anche di quelli legati a terrorismo,crimine organizzato e narcomafia, sembra che all'Aja non
si avrà tempo per risolvere tutti i casi in agenda. Ed èper questo che si parla della possibile organizzazione di
"una piccola Aja" con sede in Bosnia Erzegovina.
Inizialmente è stata proposta la città di Sarajevo ma, dato il parere contrario dichiarato dai serbi, oggi si ipotizza come possibile sede il distretto di
Brcko.
Esperti de L'Aja avrebbero il compito di controllare il funzionamento di questotribunale, così come procuratori e giudici de L'Aja
seguirebbero e controllerebbero tutte le inchieste avviate.
Il destino del Tribunale internazionale per i criminidi guerra commessi in Rwanda ed ex Jugoslavia è sempre
più incerto. Il famoso Tribunale de L`Aja verràsostituito da una nuova Corte Penale Internazionale, mettendo così
in atto le decisioni della Conferenza di Roma svoltasi il 17 luglio 1998. Il nuovo Tribunale è però ancora in fase di organizzazione e nessuno sa quando comincerà a funzionare.
Nel frattempo, per Carla del Ponte - Procuratrice generale del Tribunale de L'Aja -
e per il suo team, il lavoro non manca.
Ultimamente, il processo di cui si parla di più èquello intentato al generale serbo Krstic, mentre
quattro settimane fa si approntava l'arresto diun altro serbo-bosniaco, Dragan Obrenovic, all'epoca
comandante della brigata di Zvornik (RepublikaSrpska).
L'arresto di Obrenovic è legato ad una registrazione
da cui risulta che il generale Krstic ordinò ad Obrenovic di uccidere tutti i musulmani di Srebrenica arrestati. Ad oggi, però, non è ancora stata
confermata l'autenticità della voce registrata.
Intanto in Bosnia si continua a credere che
proprio Obrenovic potrà confermare, o smentire, alcuni fatti riguardanti Srebrenica e le
responsabilità del generale Krstic, ma anche quelle diBiljana Plavsic e Momcilo Krajisnik.
Il processo contro i due ex-leader della Republika
Srpska viene portato avanti dal giudice Marc Harmon, lo stesso che realizzòil processo contro il generale croato Tihomir Blaskic.
Il procuratore generale de L'Aja considera i processi contro
Plavsic e Krajisnik molto importanti. Carla del Ponte ritiene infatti che questi due casi siano molto preziosi per la costruzione della piramide delle
responsabilità di Slobodan Milosevic.
Certo, mancano ancora tantissimi elementi per costruiretale piramide, ma sembra anche che la
stessa signora Del Ponte non sia ancora pronta peravviare il caso, forse anche un po' spaventata dalle
possibili responsabilità che ricadrebbero su di lei se il processo contro Milosevic non dovesse risultare ben fatto.
Intanto, si stanno accelerando i preparativi per l'inizio delle attività della nuova Corte Penale Internazionale. Quest'idea gode
dell'appoggio di Gran Bretagna, Germania, Canada e ultimamente anche di paesi come Francia e Iran.
Secondo alcune informazioni, non confermate, al L'Aja sono
già pronte 200 nuove cause da avviare.
Dato che il nuovo Tribunale Permanente si occuperà di processi relativi non solo a
crimini di guerra, ma anche di quelli legati a terrorismo,crimine organizzato e narcomafia, sembra che all'Aja non
si avrà tempo per risolvere tutti i casi in agenda. Ed èper questo che si parla della possibile organizzazione di
"una piccola Aja" con sede in Bosnia Erzegovina.
Inizialmente è stata proposta la città di Sarajevo ma, dato il parere contrario dichiarato dai serbi, oggi si ipotizza come possibile sede il distretto di
Brcko.
Esperti de L'Aja avrebbero il compito di controllare il funzionamento di questotribunale, così come procuratori e giudici de L'Aja
seguirebbero e controllerebbero tutte le inchieste avviate.
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