Inondazioni in Bosnia: lo stato assente
26 agosto 2014
Dopo le inondazioni della scorsa primavera il governo centrale della Bosnia Erzegovina aveva promesso un sostegno finanziario di 5 milioni di euro. Ma in Federazione, una delle due Entità che costituiscono la Bosnia Erzegovina, i soldi non sono ancora arrivati.
I fondi non sono infatti mai stati sbloccati. Secondo il sindaco di Maglaj, Mehmed Mustabašić (SDA), la colpa sarebbe dei politici a Sarajevo.
“Questi litigi politici non portano da nessuna parte. Sarei molto ottimista se dicessi che i fondi arriveranno entro 30 giorni. Ma non sarà così. Serve innanzitutto nominare un comitato di direzione, raccogliere tutti i documenti necessari, chiedere l'approvazione al governo e al parlamento. Una procedura molto complessa e temo che i cittadini avranno a disposizione solo molto tardi questi fondi di cui hanno bisogno ora”, ha affermato alla stampa locale.
Mustabašić ha inoltre criticato le dichiarazioni del primo ministro della Federazione, Nermin Nikšić (Socialdemocratici), che ha affermato che la responsabilità principale per la situazione sul terreno è da imputare ai sindaci dei comuni inondati.
“Nella nostra città la ricostruzione sta avvenendo molto lentamente – ricorda il sindaco – le autorità locali sono semplicemente impotenti”.
“Gli enti locali sono impotenti. E purtroppo la Federazione sembra essere incapace di avviare un meccanismo d'aiuto alle vittime delle inondazioni. A Maglaj sino ad ora abbiamo speso 300.000 euro. Ma certo non basta. La municipalità si è pesantemente indebitata solo per ripulire le strade. I problemi sono enormi e numerosi, e lo stato o arriva in ritardo o non reagisce proprio. Non sappiamo veramente più che dire ai nostri cittadini”.
Vai al dossier curato da Osservatorio Balcani e Caucaso.