parliamone seriamente
1/4 dei cittadini delle repubbliche etniche nate dalla disgregazione della multietnica Jugoslavia non è riconosciuto dai rispettivi governi. L'esito del censimento in BiH, qualunque esso sia, lo confermerà. Durante le guerre, a causa dei vari nazionalismi regionali, nei censimenti erano rimasti in pochi a dichiararsi ancora "jugoslavi", oggi, dopo il fallimento delle politiche nazionaliste nelle varie repubbliche, la percentuale dei cittadini che si dichiarano jugoslavi è in costante aumento, e non c'entra la jugonostalgija, ma la consapevolezza che la frammentazione ha causato solo problemi, burocrazie inefficienti, governi instabili e corrotti e che in Europa le repubbliche ex-Yugoslave divise conteranno zero. Perché quindi non ricominciare a parlare seriamente di Yugoslavia, invece di bollare chi lo fa come "nostalgico"? La Yugoslavia nuovamente unita sarebbe la cosa migliore per tutti i cittadini delle ex repubbliche jugoslave e anche per l'Unione Europea.