Meron per sempre

7 ottobre 2013

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Il primo ottobre scorso il giudice statunitense Theodor Meron e il maltese Carmel Agius sono stati rieletti rispettivamente presidente e vice-presidente del Tribunale Penale Internazionale per l'ex Jugoslavia (ICTY).

Il voto è stato espresso a maggioranza dai giudici dell'ICTY riuniti in seduta plenaria.

Il giudice Meron svolgerà dunque questo incarico per la terza volta, verosimilmente sino a quando il Tribunale cesserà di esistere, trasferendo le proprie funzioni e i casi ancora aperti al cosiddetto “Meccanismo Residuale per i Tribunali Penali Internazionali”. Meron è presidente anche di questa istituzione.

L'ultimo mandato di Theodor Meron è stato contrassegnato da dure critiche che hanno riguardato in particolare l'assoluzione da parte dell'ICTY di alti ufficiali serbi e croati accusati di crimini di guerra e, in alcuni casi, già condannati in prima istanza a lunghe pene detentive.

L'assoluzione dei generali Gotovina e Markač, Perišić, Stanišić e Simatović ha in parte modificato la precedente giurisprudenza dell'Aja, inficiando il ruolo della cosiddetta “responsabilità di comando” per crimini commessi dai subordinati o da formazioni paramilitari collegate agli imputati. Secondo fonti interne al Tribunale , le assoluzioni sarebbero state invocate dal presidente per evitare l'affermazione di un precedente pericoloso per Stati impegnati in operazioni militari fuori dai propri confini.

Uno dei primi provvedimenti del neo presidente è stato quello di accogliere una richiesta di Radovan Karadžić, attualmente sotto processo all'Aja per genocidio e crimini contro l'umanità. Karadžić si è rivolto alla Corte sostenendo che, in base a rivelazioni di Wiki Leaks, ai tempi del processo Milošević l'ex procuratrice Carla Del Ponte avrebbe consegnato agli Stati Uniti informazioni confidenziali. Del Ponte avrebbe detto che Milošević aveva intenzione di chiamare a testimoniare nel suo processo Bill Clinton, Madeleine Albright e altri alti funzionari dell'amministrazione americana, una circostanza che l'ex uomo forte di Belgrado aveva più volte ribadito. Karadžić sostiene di avere interesse in quanto imputato a che venga accertata la correttezza delle procedure del Tribunale anche negli anni pregressi.

Meron ha accolto la richiesta, disponendo la formazione di un panel di giudici per indagare sul possibile caso di oltraggio alla Corte da parte di Del Ponte. La decisione è destinata a risultare inevitabilmente controversa, sollevando dubbi su quali siano le priorità del Tribunale le cui istituzioni da tempo lamentano la carenza di organico e risorse.

 

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