Martedì scorso il parlamento della Republika Sprska ha accolto la proposta di trasferimento di competenze dell'esercito dal livello delle Entità a quello statale. Si trattava dell'ultimo ostacolo per l'unificazione dell'esercito della Bosnia Erzegovina
Di Az. Kalamuijc, Oslobodjenje, 1 settembre 2005 (tit. orig. Otvorena vrata za reformu odbrane u drzavi)
Traduzione di Osservatorio sui Balcani
L'esercito unificato della BiH sarà effettivo entro il settembre 2006
Il vice ministro della difesa della Bosnia Erzegovina Enes Becibarsic ha dichiarato mercoledì scorso a Oslobodjenje che le Forze armate della Bosnia Erzegovina dovrebbero essere effettive entro la fine di settembre del prossimo anno.
L'ultimo ostacolo all'introduzione di un sistema unico di difesa e dell'esercito della BiH è caduto martedì scorso con la decisione della Parlamento della Republika Srpska a favore del trasferimento di competenze dalle Entità allo stato. Il 6 settembre prossimo prenderà una simile posizione anche il Parlamento della Federazione BiH (l'altra entità della Bosnia Erzegovina, ndt.), dopo di che si potrà praticamente avviare la sospensione delle competenze dei Ministri della difesa e dell'esercito delle due Entità.
Per far sì che ciò accada, il Consiglio dei ministri e il Parlamento della BiH dovranno adottare la nuova legge sulla difesa e sul servizio nelle Forze armate della BiH. Questa parte di lavoro sarà, come si aspetta Becibarsic, terminata entro la fine di quest'anno.
Secondo le dichiarazioni dei funzionari del Ministero della difesa della BiH, tutti gli impiegati nelle strutture dell'esercito della RS e della FBiH con l'inizio del nuovo anno dovrebbero diventare militari e ufficiali pagati dalla Bosnia Erzegovina.
Degli esistenti 12.000 militari professionisti in seno allo stato, circa 1.100 saranno considerati in esubero, e lo stesso destino toccherà anche ad un numero simile di impiegati nei ministeri della difesa delle Entità. Una minima parte del personale in eccesso tra quest'anno e l'anno prossimo raggiungerà la pensione anticipata, mentre alla rimanente parte sarà offerta una liquidazione.
Secondo i piani il futuro esercito della BiH avrà un numero di professionisti attivi compreso tra i 9.000 e i 10.000 e circa 5.000 saranno le riserve attive in cui saranno reclutati gli ex professionisti. La riserva passiva e l'obbligo di leva saranno completamente eliminate. Un terzo delle forze armate sarà di stanza in RS, mentre il resto in Federazione.
La trasformazione del sistema di difesa dello stato sarà completato entro il 2007, ma già dal primo di gennaio dell'anno prossimo verrà applicato un unico budget per l'esercito.
Il prossimo anno sarà completata l'organizzazione del Comando operativo delle Forze armate della BiH, secondo il quale sarà formato il Comando di appoggio, il cui compito sarà di condurre il personale, la logistica, l'addestramento dei militari e la preparazione della dottrina militare.
Dalle due componenti l'Esercito della Federazione BiH e l'esercito della RS saranno formate tre brigate multinazionali le cui sedi saranno a Sarajevo, Mostar e Banja Luka. Le brigate multinazionali saranno composte da tre battaglioni di fanteria che seguiranno la tradizione dell'Armija RBiH, HVO e VRS.
Gli appartenenti al reggimento di fanteria sulla spalla sinistra porteranno gli stemmi della propria unità e sulla spalla destra la bandiera della Bosnia Erzegovina.
Anche Cavic ha rinunciato al mantenimento dell'Esercito della RS
Secondo quanto riporta l'agenzia FENA, il Partito SDPBiH (partito socialdemocratico) ha appoggiato il trasferimento di competenze dall'ambito della difesa della RS agli organi e alle istituzioni della BiH e ritiene che lo si doveva fare da tempo, ha detto il responsabile del Gruppo dei deputati del SDPBiH e di NHI (Nuova iniziativa croata) presso il Parlamento della RS, Zekerijah Osmic durante la conferenza stampa tenutasi mercoledì scorso a Sarajevo.
Osmic ha valutato il discorso tenuto dal presidente della RS Dragan Cavic come "molto insolito".
"Ci si aspettava che Cavic, come era accaduto in marzo, avrebbe ribadito le sue posizioni di non eliminare l'Esercito della RS e di non eliminare il Ministero della difesa di questa Entità, ma lui questa volta ha detto chiaramente che le circostanze sono cambiate, e che se adesso avesse avuto la capacità di prendere una simile decisione, lo avrebbe fatto anche lui", ha detto Osmic.
Il leader del Gruppo parlamentare del SDPBiH ha ricordato che anche il Consiglio democratico popolare aveva proposto al Parlamento di organizzare un referendum chiamando i cittadini della RS a esprimersi sul trasferimento di competenze dal livello delle Entità a quello dello stato.
"Quella decisione non è astata votata, perché non ha passato la procedura parlamentare, e sono convinto che non avrebbe ottenuto la maggioranza necessaria", ha dichiarato Osmic.
La struttura e le dimensioni dell'esercito le decide la presidenza della BiH
La decisione sulla struttura e le dimensioni delle forze armate, così come la decisione sulla sede del Comando unificato delle Forze armate, e del Comando operativo e di appoggio delle Forze armate, i prossimi anni saranno prese dalla Presidenza della BiH.
Becirbarsic afferma che i vertici statali hanno l'obbligo di legge di assumere le suddette decisioni nell'arco di sei mesi dall'entrata in vigore della legge sulla difesa e della legge sul servizio nell'esercito.
Becibarsic non ha voluto commentare le richieste della RS, secondo le quali il Comando operativo e il Comando di appoggio dovrebbero stazionare nella entità minore, ma ha detto che la Commissione per la riforma della difesa lavora alle proposte di locazione per le sedi dei comandi e dell'unità che accontenteranno tutte le parti della BiH.
"Secondo i commenti che si sono potuti sentire sul lavoro della Commissione per la riforma della difesa in BiH, la sede del Comando unificato delle Forze armate della BiH sarà a Sarajevo", ha detto Becibarsic.
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