Di anno in anno sono sempre meno i nati in Republika Srpska. Diminuiti del 30% rispetto al 1991.
Negli ultimi anni è in continua diminuzione il numero dei bambini nati in Republika Srpska. Il tasso di nascita è ora del 7-8% ogni 1000 abitanti e, rispetto al 1991, quast'ultimo è diminuito di circa il 30%.
"Il calo delle nascite è con tutta probabilità legato alla ancor precaria e difficile situazione economica che vive quest'Entità della Bosnia Erzegovina" ha dichiarato Rade Vilendacic, a capo della clinica di ostetricia e ginecologia di Banja Luka, aggiungendo poi che "molti giovani vedono il loro futuro all'estero e per questo non intendono avere figli troppo presto".
Nel 1992 i nati in quest'area della Bosnia erano annualmente circa 4900 mentre, nel 2001, sono calati a 3190. "E' una tendenza preoccupante se non verrà presto sovvertita" ha aggiunto Vilendacic.
Ed il calo delle nascite caratterizza senza eccezioni tutti gli ospedali della zona: a Prijedor si è passati da 1600 nati nel 1991 a 720 nati del 2001, a Bijelina da 1615 a 1080, a Gradisca da 912 a 613.
Certo è che confrontando i dati del 1991 con quelli di dieci anni dopo non si possono dimenticare gli effetti disgreganti che la guerra ha avuto sul tessuto sociale bosniaco. Che ancor oggi evidentemente continuano ad influenzare la vita di questi territori (Nezavisne Novine, 03.07.02).
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