Džemil Hodžić era un bambino quando nel maggio 1995 a Sarajevo un cecchino uccise suo fratello Amel. Da adulto, decide di cercare fotografie di Amel, contattando fotoreporter di tutto il mondo, e inizia il suo progetto "Sniper Alley". La sua storia in un documentario italiano, in prima assoluta il 18 agosto al Sarajevo Film Festival
"Amel, fin dalla nascita è stato un angelo. E così è rimasto fino alla sua uccisione. era particolare, si occupava sempre di suo fratello Džemil, più piccolo di quattro anni e mezzo...". (Da "Sniper Alley. To my brother ", di Cristiana Lucia Grilli e Francesco Toscani, prodotto da Creative Motion).
L’Italia e i Balcani sono legati da sempre dallo stesso elemento: il mare Adriatico. Ciò che succede su una sponda riverbera anche sull’altra, inevitabilmente. Io stessa ho radici che mi portano sempre a guardare ai Balcani poiché mia nonna era greca.
Nel 2018, con mio marito co-fondatore e co-regista del nostro studio di produzione Creative Motion, visitammo Sarajevo e la Bosnia per la prima volta, in occasione di un altro documentario sul quale stavamo lavorando dal titolo “Adriatico - Il Mare che Unisce”, con la partecipazione del noto compositore bosniaco Goran Bregović, che raccontava i legami storici tra l’allora Regno di Napoli e i Balcani.
Rimasi molto affascinata da Sarajevo, anche perché ne conoscevo la storia, avevo letto diversi libri, tra cui il “Ponte sulla Drina” e visto molti film.
Nel 2020, durante la pandemia, c’è stato un incremento dell’uso dei social e mentre cercavo contenuti interessanti, mi sono imbattuta in “Sniper Alley ” ["Viale dei cecchini", come veniva chiamato durante l'assedio di Sarajevo il viale Zmaja od Bosne, perché una delle arterie della città più esposte ai cecchini, ndr]. Mi colpirono tutte quelle foto sui bambini, di una forza e una carica emotiva pazzesca, dai volti sorridenti in uno scenario devastato dalla guerra, i giochi, il loro celebrare la vita con l’innocenza che cerca di avere la meglio sulla violenza.
Ho sentito il bisogno di scoprire chi c’era dietro “Sniper Alley” e conoscere la sua storia: Džemil e Amel siamo tutti noi. Tutti abbiamo fratelli, sorelle o amici per la pelle. La guerra che è entrata nella loro vita, può entrare nella vita di ognuno di noi.
Finché i potenti della terra non cambiano, nessun luogo al mondo è sicuro, da Oriente ad Occidente.
È stato davvero facile per me, anche per la vicinanza di età, mettermi nei suoi panni come sorella e nei panni di sua madre, essendo anch’io madre. Ho trovato tante cose che ci accomunano, in Amel che era mancino e amava disegnare, proprio come me. Questa famiglia è diventata anche la mia famiglia.
Ho interiorizzato la storia di Džemil al punto di volerla portare al di qua del mare e oltre perché è una storia che ci riguarda tutti.
Iniziai così a scrivere la sceneggiatura e nell’ottobre 2022 siamo partiti con le riprese che si sono concluse nel dicembre 2023. Dopo mesi di intenso lavoro di editing, animazione e una colonna sonora scritta e diretta dal compositore Max Fuschetto con la partecipazione di numerosi artisti della scena musicale italiana contemporanea, siamo oggi entusiasti: il documentario “Sniper Alley - To My Brother“ verrà proiettato in prima assoluta il 18 agosto, al Film Festival di Sarajevo .
Il titolo del documentario è certamente la dedica di Džemil ad Amel, che onorerà per sempre scegliendo di dare a suo figlio il nome di suo fratello, ma è anche la dedica che ognuno di noi fa al proprio fratello nel mondo in lotta per gli stessi ideali e principi.
Il documentario racconta la storia di Džemil Hodžić e del suo straordinario progetto “Sniper Alley” che raccoglie le immagini di fotoreporter di guerra di fama mondiale del periodo dell’assedio di Sarajevo dal 1992 al 1996.
Il 3 maggio 1995, Džemil e suo fratello Amel, stavano giocando all’aperto quando un cecchino colpì Amel dritto al petto. Morì a soli 16 anni tra le braccia di sua madre. Da quel momento l’infanzia di Džemil s’interruppe ineluttabilmente.
La storia di Džemil è il cuore del documentario intorno alla quale, come tanti rami di un albero, si articolano ognuna nella sua direzione, le storie di esseri umani incredibili, vere e proprie leggende viventi. Uomini e donne che hanno scelto di stare dalla parte giusta della storia divenuti fiori della resistenza. Arte, cinema, musica e cultura quali armi spirituali contro la guerra e l’annichilimento.
“Sniper Alley – to my brother” è dedicato ad Amel Hodžić che amava disegnare e sognava di diventare un artista e a tutti i bambini del mondo che pur vivendo l’orrore della guerra, continuano a sognare.
A raccontare questa storia, oggi più che mai attuale, vi sono le voci più autorevoli del giornalismo italiano tra cui Toni Capuozzo, Gigi Riva, Azra Nuhefendić, fotoreporter internazionali pluripremiati come Thomas James Hurst, Mario Boccia, Enric Martì e artisti di fama mondiale come Fedja Stukan, Alex Elena e Jasenko Pasić.
È stata importante la preziosa collaborazione il War Childhood Museum ed il Sarajevo War Theatre. Il film è supportato dal prestigioso Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli e da Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa, produttore esecutivo è il noto produttore cinematografico Ognjen Dizdarević.
Sniper Alley. To my brother
Guarda il trailer di "Sniper Alley. To my brother " (2024, Cristiana Lucia Grilli e Francesco Toscani, Creative Motion).