Secondo una ricerca recentemente resa pubblica da una coalizione di associazioni ed ONG che si battono contro la corruzione girerebbero in un anno in Bulgaria un milione e mezzo di bustarelle.
Circa 130.000 persone ciascun mese in Bulgaria ricorrono a bustarelle. Lo si denuncia in una ricerca che verrà presentata il prossimo febbraio dalla "Coalizione 2000", gruppo di ONG ed associazioni bulgare che si battono contro la corruzione nel Paese.
Nella ricerca si sottolinea come il numero delle bustarelle, comparato con quello dei 4 anni precedenti, è in calo ma, nonostante questo, la lotta alla corruzione resta un imperativo categorico per la politica bulgara.
I poliziotti, gli ufficiali amministrativi di basso livello e gli impiegati del settore sanitario rimangono le categorie più esposte al rischio bustarella. Ad alcune professioni si aspirerebbe proprio per la possibilità di essere corrotti, si ricorda sempre nella ricerca. E' il caso dei doganieri. "Anche se molte delle attività di contrabbando continuano senza una chiara ed esplicita "protezione politica"", si ricorda nel dossier.
Una delle maggiori ragioni di corruzione rimane, secondo gli esperti di "Coalizione 2000", la forte presenza dello Stato nella sfera economica nonostante quest'ultima sia diminuita in questi ultimi anni in modo sensibile.
Nello stesso Ministero degli interni, che dovrebbe occuparsi della lotta alla corruzione, nei primi 6 mesi del 2002 sono stati individuati 113 impiegati implicati in casi di corruzione, 40 dei quali sono arrivati davanti al giudice.
Il Parlamento è ben lontano da dare l'esempio di efficienza anti-corruzione e "Coalizione 2000" incita quest'ultimo ad approvare una nuova legge sul finanziamento pubblico ai partiti che porti al divieto da parte di questi ultimi di accettare donazioni anonime. Nonostante questo la Bulgaria è la sola tra i Paesi candidati all'entrata nell'UE che secondo "Transparency International" migliora la propria posizione nella lista delle "bestie nere" della corruzione passando dal sessantaseiesimo posto del 1988 al quarantacinquesimo del 2002. Secondo fonti della Banca europea sarebbe invece aumentata la percentuale di aziende che ricorrono alla corruzione di pubblici ufficiali, passata dal 23% del 1999 al 33% del 2002.
Il Presidente Georgi Purvanov ha intanto invitato a creare una struttura indipendente che si occupi di lotta alla corruzione. Lo ha fatto pubblicando una sua proposta sul suo sito ufficiale. "Il nuovo istituto non duplicherebbe le strutture ma si potrebbe integrare con le già esistenti strutture del parlamento e della magistratura che si occupano di corruzione" ha dichiarato Purvanov.
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