Non avrebbero più alcun valore strategico-militare. Gli Stati Uniti si accollerebbero le spese per la loro distruzione e smaltimento.
Il 31 maggio scorso Stati Uniti e Bulgaria hanno sottoscritto un memorandum d'intesa che dovrebbe portare, entro il novembre 2002, all'eliminazione dall'arsenale bulgaro di 100 tra missili SS-23, Skud e "Frogs". Lo hanno reso noto il Ministro per la difesa bulgaro Nikolay Svinarov e l'Ambasciatore americano a Sofia James Pardew (mediapool.com).
"Il valore strategico-militare di questi missili è basso ed il loro mantenimento è molto oneroso per la Bulgaria" ha affermato Pardew aggiungendo che la Bulgaria era l'ultimo Paese al mondo ad annoverare nel proprio equipaggiamento militare i razzi SS-23 e ricordando che già molto tempo fa il governo americano aveva fatto pressione su Sofia affinché si arrivasse alla distruzione di questi missili.
I fondi necessari all'eliminazione dei missili verranno forniti direttamente da Washington. Il Ministro Svinarov, nelle dichiarazioni che hanno accompagnato la preparazione del memorandum d'intesa, aveva parlato di una "compensazione" che il governo bulgaro avrebbe dovuto pagare a quello degli Stati Uniti alla qual cosa però l'Ambasciatore americano, durante il proprio intervento, non ha fatto alcun accenno.
Pardew ha chiarito come ancora non si sia stimata in modo esatto la quantità di fondi necessari allo smaltimento dei missili. Si ritiene però si possa aggirare attorno al paio di milioni di dollari.
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