Anche in Bulgaria ogni tanto i personaggi famosi vengono pizzicati per non aver pagato le tasse. E' successo ad uno dei miti viventi per i bulgari: il calciatore Hristo Stoichkov, che ora, in base ad una nuova legge, rischia il ritiro del passaporto.
Il nome del giocatore di calcio Hristo Stoichkov è terminato sul cosiddetto 'muro della vergogna' del Ministero delle finanze, sulla lista cioè di chi è stato 'pizzicato' ad evadere le tasse. Stoichkov è accusato per aver evaso tasse dal 2000 a fine 2002 per una cifra complessiva di 34.000 euro. Entro il 4 marzo prossimo il calciatore è tenuto a chiarire la propria posizione.
In particolare gli si contesta di non avere dichiarato alla finanza bulgara i soldi ricevuti quali premio per la partecipazione ai Campionati del mondo di calcio di Francia '98. "In quell'anno ho vissuto solo 80 giorni in Bulgaria" - ha ribattuto il giocatore - "e la legge bulgara stabilisce che occorra abitare nel Paese almeno 183 giorni per pagarvi le tasse". Per poi scherzare affermando, in un'intervista esclusiva al quotidiano 'Troud' che, se necessario richiederà la cittadinanza a Marte.
Stoichkov sostiene di aver pagato allo stato spagnolo le tasse relative al premio partecipazione ai Mondiali Francia '98 e di aver informato di questo l'allora Ministro delle finanze, ed è sicuro di chiarire la situazione visto che esiste anche un accordo tra Bulgaria e Spagna per evitare la doppia tassazione.
Ma Muravi Radev, Ministro delle finanze nel 1998, nega di aver mai avallato l'operato di Stoichkov. E l'attuale vice del Ministero delle finanze Gathi Al Ghebouri in merito alla vicenda commenta affermando che "Hristo Stoichkov è uguale a tutti gli altri bulgari davanti alla legge e davanti agli esattori". Simili i commenti dei funzionari del Ministero: "E' una polemica inutile. Non vi è nessun documento che attesti che il giocatore abbia pagato tasse all'estero. Se vi sono basta che li presenti e la situazione sarà sanata".
Lo scandalo che ha coinvolto Stoichkov è sorto anche in seguito ad una decisione del Parlamento che lo scorso 21 febbraio ha approvato un emendamento alla legge sui documenti personali di identità. A ciascun debitore del fisco verrà ritirato il passaporto, a meno che non abbia proprietà e liquidità che possano garantire rispetto ai debiti contratti. Il passaporto verrà ritirato dal Ministero degli interni su richiesta degli esattori delle tasse. "Ai debitori impedito di viaggiare all'estero" titola 'Standard', "Confini chiusi ai debitori" riporta a sua volta '24 Chassa'. Certo che l'emendamento da poco approvato causerà seri problemi a molti bulgari ...
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