Ogni anno, ad agosto, sulle montagne della Rila si danno appuntamento da tutta la Bulgaria, ma anche da molti altri paesi, i seguaci della "Fratellanza Bianca", rito fondato da Petar Danov in cui la musica e la danza giocano un ruolo fondamentale. Un nostro reportage
Dal 1 al 25 agosto i seguaci della "Fratellanza Bianca" si radunano sulle montagne della Rila, intorno al lago "Ribnoto ezero" per la loro scuola spirituale estiva, che si tiene nell'anfiteatro naturale dei Sette laghi della Rila, a 2200 metri di altitudine. Quest'anno il fondatore della Fratellanza, Petar Danov (1864-1944), è stato nominato tra l'altro una delle dieci personalità bulgare più importanti di tutti i tempi, nel corso di una trasmissione promossa dalla televisione nazionale di Sofia. Chiamato "il Maestro", (in sanscrito Benisa Duno), Danov ha fondato il movimento della "Fratellanza Bianca" nel 1922, movimento definito "cristianesimo occulto" e registrato oggi come fede a sé stante dalla Direzione delle Fedi Religiose in Bulgaria. Pratica del tutto unica all'interno della "Fratellanza Bianca" è quella della paneuritmia, danza effettuata al sorgere del sole. La sede del movimento, a Sofia, è tradizionalmente nella località "Izgrev", dove per anni Danov ha professato il proprio insegnamento religioso e condotto la paneuritmia. Con l'arrivo del regime comunista, i seguaci della "Fratellanza Bianca" sono stati sottoposti a repressione. Il centro "Izgrev" venne chiuso e recintato col filo spinato, e in seguito concesso come sede per le ambasciate di Russia e Germania.
L'anfiteatro naturale dei Sette laghi della Rila ricorda i quadri con cui il pittore russo Nikolay Rerih ha rappresentato le cime dell'Himalaya. "Ognuno dei sette laghi, secondo le credenze legate alle scuole occultistiche orientali, rappresenta uno dei chakra, e il Maestro ha assegnato loro un nome in sanscrito", mi racconta la violinista Zdravka Baramova, 45 anni, "sorella" di terza generazione, mentre risaliamo un ripido sentiero di montagna. E' mattina presto, e ci affrettiamo per raggiungere l'altopiano intorno al lago Chistotata, sotto la cima Haramiyata (2450 m.), dove alle dieci comincia il rito della paneuritmia. Quest'anno, durante la danza che viene tenuta ogni anno il 19 agosto, al suono dei violini, si sono radunate più di mille persone, provenienti da tutta la Bulgaria, ma anche bulgari che risiedono all'estero e seguaci del movimento da tutto il mondo, Francia, Usa, Olanda, Inghilterra, Russia, e perfino dalla lontana isola di Tasmania. Ci vuole un giorno intero di cammino per arrivare ai Sette laghi di Rila. La via più breve parte dalla località termale di Sapareva Banya, e passa attraverso Panichishte per arrivare al rifugio "Pionerska", da dove ci vogliono ancora 2-3 ore di cammino per arrivare al rifugio dei Sette laghi. Si arriva prima al lago "Dolno Ezero", da qui dopo altri 40 minuti al rifugio "Rilski ezera", dove ogni anno, dal 1929, in agosto si tiene il campo spirituale della "Fratellanza Bianca", con l'esclusione degli anni del regime comunista, durante il quale il movimento venne bandito.
La giornata tipo del campo comincia all'alba, che viene attesa alla Cima della Preghiera. Alle dieci si tiene una seduta di un'ora e mezzo di paneuritmia. Seguono escursioni e lezioni di astrologia, psicologia, musica. Ognuno delle 56 "fratellanze" distribuite in tutta la Bulgaria contribuisce all'organizzazione del campo: prepara il cibo e l'acqua calda, che viene bevuta in grandi quantità, gestisce la pulizia del campo e organizza le lezioni e i concerti. Il campo viene mantenuto grazie a donazioni volontarie, il cibo è gratuito, ed il vegetarianesimo è parte della filosofia di vita dei partecipanti.
Come cristiani di duemila anni fa
Per Galya Gerasimova, 48 anni, regista di documentari, la "Fratellanza" è modo di vita, insegnamento ed etica. "Per un mese viviamo come una comunità cristiana di duemila anni fa. Qui non conta chi sei, ma si comunica tra anime. Qui chi serve, chi è umile, viene rispettato, è importante. Quando il Maestro predicava tolleranza e atteggiamento positivo, utilizzava un antico detto, "che ci sia empatia tra le persone". Per noi il dare è molto importante. Crediamo anche nella reincarnazione. L'insegnamento rende la vita più facile, fa perdere la paura del male, e cambia il tuo punto di vista sulle cose...".
La "sesta razza"
Nelle sue predicazioni, Petar Danov sostenne che cinque "razze" umane, ultima delle quali quella anglosassone, avevano svolto ed esaurito la propria missione sulla terra. Nel futuro, preannunciava Danov, una nuova cultura prenderà vita in Russia, la più grande delle nazioni slave. La "sesta razza", secondo il fondatore della "Fratellanza Bianca", sarebbe stata proprio quella slava. Un'altra previsione del Maestro si è, almeno in parte, avverata, quella cioè che preannunciava la nascita degli Stati Uniti d'Europa.
"La Fratellanza è un insegnamento interiore, se escludiamo il rito della paneuritmia, per il perfezionamento della persona. Il 19 agosto le preghiere vengono lette in molte lingue. Tutti gli stranieri che leggono il Maestro, iniziano a studiare il bulgaro, per poter poi cantare e leggere in lingua originale", racconta Andrey Griva, 49 anni, musicista e presidente del Consiglio della "Fratellanza Bianca". Come molti qui, è un "fratello" di terza generazione, i suoi genitori lo hanno portato da bambino sul campo della Rila. Sua zia, Katya Griva, dopo aver terminato gli studi al conservatorio "Santa Cecilia" di Roma, si è dedicata totalmente alla musica del Maestro e alla paneuritmia.
Zdravka Baramova porta il suo violino al campo, per poter suonare le melodie della danza. Anche lei è "sorella" della terza generazione, ed ha abbracciato il credo di Danov quando, dopo la morte del padre, è entrata in crisi. "A volte ci si ritrova in situazioni molto difficili, e allora bisogna trovare il modo per venirne fuori. Il Maestro fornisce proprio i metodi per poterci riuscire. Lo sviluppo dell'anima umana è un processo senza fine. Secondo il Maestro ogni rinascita si fanno i conti di fronte a Dio, e con il suo aiuto si riesce a valutare sé stessi e a trattenere quanto di buono si è riusciti ad ottenere". Zdravka crede nella leggenda di Orfeo, che sarebbe vissuto in terra bulgara, e crede, che proprio Orfeo sia uno dei primi rappresentanti della Fratellanza, " santo che con la forza della musica riusciva a controllare le forze della natura, e a smuovere le montagne".
Natura in pericolo
Durante il campo spirituale della "Fratellanza Bianca" alcuni giovani hanno protestato contro i lavori di costruzione di un grande impianto di risalita dal rifugio "Pionerska" a quello "Rilski ezera". Dalla località Panichishte molte ruspe sono in azione, visto che il comune di Sapareva Banya sta allargando la strada che dovrebbe arrivare proprio fino al rifugio "Rilski ezera". Tzveta Hristova, 29 anni, è una delle "sorelle" che partecipa alla difesa simbolica del territorio della Rila. "Vogliamo che venga verificata la legalità dei lavori per la strada e per la seggiovia, perché riteniamo che si lavori su territori che fanno parte del parco nazionale della Rila, una zona protetta. Se verrà permessa la creazione di una località sciistica, verranno danneggiate due cime, il Kabul e il Otovishki Vrah. I lavori avranno un fortissimo impatto su tutto l'anfiteatro naturale dei Sette laghi della Rila". Nonostante il sindaco di Sapareva Banya abbia promesso di verificare la regolarità dei lavori attualmente in corso, nessun controllo è stato effettuato fino ad oggi, e le proteste continuano.
La regista Galya Gerasimova, che ha dedicato molti dei suoi lavori proprio a Petar Danov e alla "Fratellanza Bianca", sottolinea il ruolo proprio dell'anfiteatro dei Sette laghi, divenuti luogo di importanza culturale e spirituale per tutta l'Europa. "La costruzione di una pista da sci è in totale contrasto con i nostri insegnamenti. Noi preghiamo perché la Rila resti quella che è sempre stata, e con la preghiera esprimiamo la convinzione, che la nostra vita sia decisa da un essere più razionale di noi...Ci sono persone disposte a viaggiare per due giorni in aereo per poter venire a danzare una paneuritmia. Purtroppo, però, in Bulgaria tutto è facilmente prevedibile. Se si costruisce un impianto di risalita, di certo non è per gli escursionisti. Temiamo che questo angolo della Rila possa diventare una nuova Bansko...(affollata località sciistica tra la Rila e il massiccio del Pirin, N.d.T.)".
Le ruspe sulla strada per i Sette laghi, per il momento continuano imperterrite il loro lavoro, facendo nascere la domanda se sia arrivata la fine anche per questo angolo di territorio fino ad oggi incontaminato. Per quanto tempo ancora i "fratelli" e le "sorelle" potranno salutare l'alba con la loro paneuritmia tra le cime della Rila?
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