In seguito ad un accordo con il Dipartimento di Stato americano la Bulgaria aveva deciso di smantellare alcuni missili del proprio arsenale. Ma i cittadini residenti vicino al poligono sono preoccupati dei possibili rischi ambientali.
"I missili non potranno essere smantellati sul nostro territorio", questa la decisione del Consiglio municipale della città di Stara Zagora, tenutosi all'inizio di questa settimana. La sessione speciale del Consiglio era stata convocata in seguito all'annuncio del Ministro della difesa in merito ai missili SS-23, Scud-B e Frog-7 che, secondo un recente accordo sottoscritto con il Pentagono, si sarebbero dovuti smantellare al più presto in una base militare vicina a Zmeevo, sul territorio municipale di Stara Zagora.
E' stato istituito anche un gruppo di lavoro (all'interno del quale dovrebbe essere rappresentata anche l'Università Thrakia e qualche rappresentante delle Ong della città) il cui compito sarà di mediare tra le istanze della Municipalità e quelle del Ministero della difesa e quello dell'ambiente.
Il Ministro dell'ambiente, Dolores Arsenova, ha risposto alle preoccupazioni dei cittadini di Stara Zagora affermando che se le operazioni di smantellamento verranno eseguite seguendo adeguate norme di sicurezza non si corre nessun rischio. Lo stesso concetto è stato ribadito dal Ministro della difesa Nikolai Svinarov che, alla vigilia della riunione del Consiglio municipale, aveva affermato che la distruzione dei missili non comporta alcun impatto ambientale. Per evitare rischi il Ministero avrebbe previsto una procedura particolare: alla distruzione dei primi missili seguiranno accurati test per verificarne l'impatto. Solo nel caso di esito positivo si procederà poi nello smantellamento dell'intero stock di missili.
Ma, nonostante le assicurazioni governative, a Stara Zagora la popolazione è pronta a mobilitarsi. "Sarò il primo anello di una catena umana se non verranno prese in considerazione le nostre istanze" - ha assicurato Ivan Bojkov, Presidente del Consiglio comunale. Simili le dichiarazioni del Sindaco della città.
La municipalità è scandalizzata dal fatto che nessuna informazione è stata data sui possibili effetti della distruzione di missili a pochi chilometri dal centro cittadino. Ed alcuni esperti confermano i rischi. "Tre litri di acido muriatico cadranno sulla città per ogni testata di SS-23 bruciata", ha confessato al Consiglio comunale Nikolai Kenanov, esperto del Ministero dell'ambiente.
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