Una medaglia rom alle Olimpiadi

23 agosto 2024

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Lo sport è spesso un grande generatore di storie di riscatto individuale e sociale, e le Olimpiadi di Parigi non hanno fatto eccezione. Tra le tante storie, quella di Božidar Andreev però si fa notare. 

Andreev è cresciuto in un quartiere disastrato di un villaggio della provincia bulgara, Topolchane, nei pressi della città di Sliven. Ci troviamo sulle pendici meridionali dei monti Balcani, a un centinaio di chilometri dal mare. Secondo un rapporto pubblicato dall’ong Habitat for Humanity-Bulgaria, a Topolchane ancora nel 2021 l’88% delle famiglie viveva al di sotto della linea di povertà e in case sovraffollate. Circa un quinto delle abitazioni era privo di collegamenti con la rete elettrica, la rete idrica e le fognature, e l’80% delle famiglie non aveva un gabinetto in casa. 

Questa situazione dipende in parte dalla composizione etnica di Topolchane, che vede in questo piccolo centro la presenza di una folta comunità rom, tradizionalmente soggetta a marginalità sociale quando non a vere e proprie discriminazioni. Negli anni Novanta – l’epoca in cui Božidar Andreev nacque – l’ong bulgara Human Rights Project e perfino Amnesty International e Human Rights Watch denunciarono episodi di violenza nei confronti di abitanti rom di Topolchane, inclusi dei minori, da parte della polizia e di cittadini comuni delle vicinanze, verosimilmente alimentati da odio razziale. Anche Andreev appartiene alla comunità rom del villaggio. 

Andreev frequentò la scuola professionale sportiva di Sliven, specializzandosi nel sollevamento pesi. Iniziò a vincere competizioni giovanili a livello europeo e internazionale, ma a diciannove anni dovette contemplare l’ipotesi di emigrare altrove: fino ad allora aveva vissuto nel dormitorio della sua scuola, ma dopo il diploma non poteva permettersi di prendere un alloggio in affitto e dormiva in un locale della palestra dove si allenava. L’Azerbaijan gli propose di trasferirsi lì, ma infine Andreev trovò uno sponsor che gli permise di rimanere a Sliven. 

Nel febbraio 2024 Andreev si è affermato come campione europeo nel sollevamento pesi (categoria 73kg), e ad agosto ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi, la sua prima ascesa su un podio olimpico. La sua è stata una delle sette medaglie ottenute dalla Bulgaria in questa edizione dei Giochi, e una delle sole due vinte da atleti nati nel Paese. 

La medaglia olimpica di Andreev è stata verosimilmente l’unica medaglia vinta da un atleta di origine rom a Parigi. Secondo l’ong Roma for Europe , che promuove l’inclusione dei rom, Andreev è “orgogliosamente rom, ed è di ispirazione per giovani sollevatori di pesi rom a Sliven”. Mensur Haliti, vicepresidente dell’ong, ha dichiarato che “questa è ben più di una medaglia, è un’affermazione della forza dei rom [...] Questa vittoria appartiene ai rom e mostra al mondo che siamo forti e orgogliosi, e che ci siamo”. 


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