Affare Agrokor: Todorić vuole citare in giudizio lo stato croato
4 ottobre 2017
Il 22 settembre scorso l'ex proprietario del gigante Agrokor ha annunciato pubblicamente che avrebbe citato in giudizio lo stato croato sia a livello nazionale che, se necessario, internazionale. Ivica Todorić accusa il governo di nazionalizzazione illecita e spoliazione di beni e ha qualificato come “cattiva gestione” il lavoro di Ante Ramljak, l'amministratore chiamato d'urgenza a salvare, dal fallimento, il più grande gruppo economico privato croato.
Ma colui il quale fu in passato “l'amico numero uno” dei politici croati sembra non accontentarsi dei tribunali. Sul suo blog ha accusato pubblicamente Martina Dalić, vice prima-ministra e responsabile dell'Economia, delle PMI e dell'Artigianato di averlo minacciato - via mail e di persona - di far arrestare la sua intera famiglia se si fosse rifiutato di firmare la Lex Agrokor . Ha inoltre accusato Ante Ramljak di avergli inviato un sms di minacce.
Tutto questo si sarebbe svolto nel marzo scorso, durante le negoziazioni sul futuro e sul salvataggio del gigante croato.
Todorić ha inoltre accusato Martina Dalić di aver mentito al parlamento nel mese di aprile affermando di avere informazioni sulla situazione critica del gruppo, informazioni arrivatele da agenzie di rating. Secondo Todorić queste ultime avrebbero invece avuto un atteggiamento molto ben disposto nei confronti di Agrokor.
I diretti interessati hanno respinto ogni accusa dicendosi pronti a rispondere a qualsiasi domanda per il tramite dei loro avvocati.
La cosiddetta Lex Agrokor, adottata con procedura d'urgenza per evitare l'affossamento dell'intera economia croata, ha senza dubbio numerose zone d'ombra e il governo potrebbe essere in difficoltà ad affrontarle davanti ad un tribunale. Per alcuni analisti politici l'ex patron dell'Agrokor, con le sue accuse, sta giocando una partita rischiosa: le autorità potrebbero essere infatti tentate di farlo tacere mettendolo in detenzione provvisoria.
La soluzione della questione Agrokor, nel frattempo, resta ben lungi dall'essere trovata.
Link: Le Courrier des Balkans