Ai cittadini croati non servirà più il visto per viaggiare in Serbia e Montenegro. In Croazia il tentennante governo di centro-sinistra discute sulla eventualità di rendere la misura reciproca.
La completa eliminazione dei visti per i cittadini croati che si devono recare in Serbia e Montenegro rappresenta una sfida diplomatica diretta al governo di Ivica Racan, il premier della coalizione di centro-sinistra attualmente al potere a Zagabria. Questa sfida non può restare senza risposte. Dal primo giugno, tutti i cittadini croati potranno entrare in Serbia e Montenegro senza ostacoli: ai Croati sarà sufficiente il passaporto per entrare in Serbia, e la sola carta di identità per entrare in Montenegro.
Alla fine di maggio, il consiglio dei Ministri della Unione di Serbia e Montenegro ha deciso di eliminare l'obbligo del visto per i cittadini di 40 paesi, inclusi tutti gli Stati membri della Unione Europea e i dieci che aderiranno alla UE il prossimo anno. La lista comprende anche gli Usa, il Canada, l'Australia, la Nuova Zelanda e tutte le repubbliche ex yugoslave: Croazia, Slovenia, Bosnia Erzegovina e Macedonia.
Così facendo la Serbia, dopo aver incrementato significativamente il costo dei visti turistici per i cittadini croati da 6 a 55 euri solo poche settimane prima, ha liberalizzato completamente l'attraversamento dei propri confini. Non ci sono più visti, si può viaggiare gratis.
Ora che Belgrado ha giocato la sua carta, Zagabria deve rispondere. La decisione di abolire per reciprocità i visti per i cittadini di Serbia e Montenegro non è ancora stata presa, ma il ministero degli Esteri croato sta seriamente considerando la possibilità. Malgrado la decisione finale sulla questione possa essere presa solo dal governo, l'iniziativa deve venire dal ministero, che sta considerando diverse soluzioni per alleggerire la attuale politica dei visti. Il risultato più probabile è che presto la Croazia, verosimilmente entro il primo di luglio, abolirà temporaneamente i visti per i cittadini di Serbia e Montenegro. La misura dovrebbe durare per tutto il periodo della stagione turistica.
La cauta decisione di Zagabria di consentire la liberalizzazione delle proprie frontiere, evitando allo stesso tempo la completa abolizione dei visti, misura presa dal governo di Serbia e Montenegro, è un compromesso con due obiettivi. Una totale abolizione dei visti da parte del governo Racan avrebbe provocato la reazione di quella parte della società croata che ancora crede nella necessità di erigere la "Grande Muraglia" tra Croazia e Serbia. I partiti della destra croata, e una porzione significativa dei loro elettori, sono ancora allergici a qualsiasi forma di relazione normale tra il loro paese e la Serbia. Affermano che un rapporto sarà possibile solo se la Serbia pagasse riparazioni di guerra alla Croazia e il governo facesse pubblica ammenda per il ruolo giocato dalla Serbia nella guerra del 1991.
D'altro canto, la Croazia ha richiesto di aderire alla Unione Europea, e il paese non può costruire un muro ad est e allo stesso tempo divenire membro della UE. Di fatto, una delle condizioni che devono essere adempiute dalla Croazia per entrare nella Unione nel 2007, come nei piani, è il ristabilimento di relazioni normali con la Serbia e Montenegro. Il primo ministro Racan deve quindi fare una mossa politica equivalente alla azione di Belgrado.
La mossa meno dolorosa attualmente al vaglio del ministero per gli Affari Esteri, sembra essere una abolizione temporanea. Quando questa misura verrà a scadenza, potrebbe essere rinnovata ancora una volta, e a quel momento potrebbe risultare più facile una decisione definitiva.
Una misura di questo tipo aiuterebbe il commercio e gli scambi tra Croazia e Serbia-Montenegro, che si stanno sviluppando con maggiore rapidità e successo delle relazioni politiche tra i due paesi, ancora stagnanti in conseguenza della guerra del 1991-1992.
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ULTIM'ORA
A partire da oggi e fino al 31 dicembre i cittadini di Serbia e Montenegro potranno entrare nella Repubblica di Croazia senza obbligo di visto. La decisione del governo croato consiste in una temporanea sospensione del regime dei visti per i cittadini di Serbia e Montenegro, ed è relativa a tutti i viaggi per turismo della durata massima di 90 giorni. (Dnevnik, Novi Sad, 10.06.03)
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