Il Parlamento discute la nuova Legge sulla Famiglia. Per l'HSS, partito della coalizione di governo, l'omosessualità è un comportamento innaturale da curare. Per la estrema destra croata invece le persone omosessuali vanno punite e messe fuori legge.
La nuova Legge sulla Famiglia, che verrà presto promulgata dal parlamento croato, non comprenderà previsioni in materia di convivenza tra persone dello stesso sesso. Queste unioni saranno molto probabilmente regolamentate da una legge speciale. Il tentativo del Ministero per il Lavoro e il Welfare di proporre una legge sul riconoscimento della convivenza tra persone dello stesso sesso, che avrebbero dovuto vedere garantiti gli stessi diritti riconosciuti alle altre unioni extra matrimoniali, non ha avuto successo.
La resistenza maggiore all'idea di legalizzare le unioni omosessuali è venuta dai partiti dell'opposizione. Cruciale è stata tuttavia la posizione del Partito Croato dei Contadini (HSS), membro della coalizione di centro sinistra al governo, fortemente contrario alla inclusione delle unioni omosessuali nella Legge sulla Famiglia.
"Dovremmo riconoscere la diversità e permettere a tutti di fare una scelta basata sulle preferenze personali, ma non possiamo mettere a rischio la famiglia quale fondamento della società. Siamo consapevoli della tendenza al cambiamento della famiglia tradizionale, ma crediamo che nonostante questi cambiamenti la famiglia sia ancora il luogo fondamentale per lo sviluppo e la formazione dell'individuo - ha dichiarato un alto esponente dell'HSS, Ante Simonic.
Il Ministero per il Lavoro e il Welfare, guidato da Davorko Vidovic, membro del partito socialdemocratico croato (SDP), che sostiene apertamente il diritto al matrimonio tra coppie omosessuali, ha fatto una proposta che avrebbe dovuto essere inserita nella Legge sulle Unioni Familiari, matrimoniali e extra matrimoniali. Secondo la proposta, tutte le disposizioni relative alle unioni extra matrimoniali avrebbero dovuto essere applicate ai matrimoni tra omosessuali.
Nel corso di una discussione in Parlamento, Ljubica Lalic, vice presidente dell'HSS, ha dichiarato che l'omosessualità è un "comportamento innaturale" e ha proposto, in vece della previsione fatta dagli alleati socialdemocratici, l'aiuto medico per le persone di questo orientamento sessuale.
La posizione di Lalic è stata fortemente stigmatizzata dalle organizzazioni non governative che lottano per i diritti delle minoranze, ma è anche stata condannata dalla parte più liberale della società croata.
Quando la organizzazione lesbica Lori, di Rijeka, ha cominciato una campagna per i diritti delle persone omosessuali, ha scoperto che la società croata mostrava una enorme resistenza. L'organizzazione aveva affisso in tutta la Croazia dei grandi manifesti che mostravano foto di coppie dello stesso sesso con la scritta "L'amore è amore". Il giorno dopo l'affissione, tuttavia, la maggior parte dei poster erano distrutti e quelli che rimanevano erano deturpati da volgari scritte a bomboletta.
La Croazia si sta preparando frettolosamente per aderire alla Unione Europea, e spera che questo possa accadere già nel 2007. Perché questo avvenga, tuttavia, il paese deve adeguare la propria legislazione a quella vigente nella UE, il che significa anche leggi sui diritti degli omosessuali e delle altre minoranze.
Una risoluzione del Parlamento Europeo del 1994 richiede a tutti gli Stati membri della UE, e ai paesi che vogliono aderire, di assicurare eguali diritti per le persone omosessuali e eterosessuali. L'articolo 14 stabilisce che è necessario rimuovere ogni ostacolo che si frappone alla possibilità di registrare la unione tra due persone dello stesso sesso, al fine di permettere la acquisizione dei pieni diritti relativi a tale unione. Lo stesso articolo dispone come rimuovere tutti gli ostacoli che limitano i diritti delle persone omosessuali a diventare genitori, inclusa la adozione e l'affidamento dei bambini.
In Croazia tali idee sono ancora considerate depravate da gran parte della popolazione, e i circoli della estrema destra croata invocano punizioni per le persone omosessuali e la loro messa fuori legge.
Non sarà facile per il governo conciliare i diversi punti di vista, e fare una proposta di legge che possa essere accettata sia dalla Unione Europea che dalla maggioranza dei Croati.
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