Bruxelles ha messo in chiaro che il generale deve essere catturato prima che i colloqui per l'adesione possano avere inizio. Il Primo Ministro Sanader rischia le elezioni anticipate e il fallimento del principale obiettivo di politica estera del proprio governo. Il giorno della verità è il 17 marzo
Di Drago Hedl, Osijek, per IWPR, Balkan Crisis Report N. 541, 11 Febbraio 2005 (Titolo originale: "Croatia gets tough in hunt for Gotovina")
Traduzione per Osservatorio sui Balcani: Carlo Dall'Asta
Il governo croato si trova in difficoltà da quando l'Unione Europea ha messo in chiaro che i colloqui per la sua ammissione nell'UE non inizieranno il 17 marzo, come stabilito, a meno che il generale latitante Gotovina non compaia entro quella data davanti al tribunale dell'Aja per i crimini di guerra.
Benché il Primo Ministro, Ivo Sanader, abbia reso diverse dure dichiarazioni, mettendo in rilievo la sua determinazione ad arrestare il generale, egli è sempre più conscio del fatto che le parole da sole non bastano più a soddisfare Bruxelles.
Il primo febbraio, Sanader e il presidente Stjepan Mesic hanno firmato una dichiarazione congiunta chiedendo esplicitamente che si scopra dove si trova il generale Gotovina e che si proceda al suo immediato arresto.
Un ordine scritto inoltrato ai servizi segreti, alla polizia e all'ufficio della Procura dello Stato raccomandava a tutti e tre di utilizzare ogni misura e tutte le attività ritenute necessarie per portare a termine il compito.
Era la prima volta che Sanader chiedeva chiaramente e senza ambiguità l'arresto di Gotovina, latitante da quando l'Aja lo incriminò per crimini di guerra contro i Serbi di Croazia, verso la metà del 2001.
Immediatamente dopo avere emesso il mandato, Sanader e Mesic hanno convocato una seduta del Consiglio di Difesa e Sicurezza Nazionale, un organismo che si riunisce solo in situazioni di emergenza, per reiterare la loro richiesta di arrestare Gotovina.
Lo stesso giorno, il sito web del ministero degli Interni, MUP, ha pubblicato un mandato di cattura con la fotografia del generale. Il mandato d'arresto vero e proprio e una taglia di 350.000 kune (circa 50.000 euro) furono emessi nel Giugno 2003.
Il MUP aveva precedentemente rifiutato di pubblicare il mandato e la fotografia sul suo sito, sostenendo che il volto di Gotovina era così noto che non ce n'era la necessità.
Il cambio di atteggiamento segue numerosi segnali da parte di Bruxelles indicanti che la Croazia deve essere più attiva riguardo al generale, se vuole iniziare puntualmente i colloqui per l'adesione alla UE.
Ollie Rehn, il commissario UE all'allargamento, lo ha detto a chiare lettere a fine gennaio, affermando che i colloqui sull'adesione della Croazia all'Unione non inizieranno il 17 marzo, come fissato, se prima Gotovina non sarà estradato.
Sanader è apparso scosso, avendo fino a quel momento rassicurato l'opinione pubblica che la cooperazione della Croazia col Tribunale era esemplare.
L'obiettivo principale della politica estera di Sanader è stato arrivare ai colloqui per l'ammissione nella UE il prima possibile, con una incrollabile fiducia nel fatto che i negoziati sarebbero iniziati il 17 marzo.
Alcuni analisti sostengono che il nascondiglio del generale sia ben noto alle autorità croate, come il procuratore capo del tribunale, Carla del Ponte, ha più volte sostenuto.
I sostenitori della rapida ammissione della Croazia all'UE cercano ora di essere più prudenti nelle loro affermazioni, dopo avere a lungo appoggiato la versione di Zagabria, secondo cui Gotovina non può essere arrestato perché irreperibile, come ha ricordato a IWPR l'analista politico Davor Gjenero.
I documenti che appaiono sui media mostrano che il governo croato ha avuto contatti con Gotovina per persuaderlo ad arrendersi, ha aggiunto Gjenero.
Tali commenti si riferiscono ad articoli pubblicati sul settimanale Globus, che sostiene che il governo Sanader abbia inviato Jure Kapetanovic, un ex ufficiale dei controllori di volo all'aeroporto di Zagabria, per negoziare con Gotovina la sua resa.
Secondo il Globus, Kapetanovic, una persona che gode della fiducia di entrambi i partiti, ha incontrato Gotovina in una località in Bosnia ed Erzegovina.
Il governo ha negato ciò, sostenendo che l'articolo del Globus era opera dei servizi segreti di quelle nazioni che non vogliono che i negoziati sull'ammissione del Paese all'UE inizino secondo il calendario prefissato.
Comunque, Kapetanovic ha fatto poco per allontanare le ombre del dubbio, rifiutandosi di commentare le accuse.
"Sanader è determinato a catturare Gotovina, perché si troverà in una posizione difficile se i colloqui non cominceranno a causa della mancata comparizione del generale all'Aja," ha detto a IWPR un parlamentare dell'Unione Democratica Croata, HDZ.
"Portare la Croazia vicino all'UE è la cosa migliore che Sanader ha fatto nei suoi 15 mesi in carica, e tutto quanto è stato fin qui raggiunto è ora in serio pericolo."
Ivica Racan, capo dei Socialdemocratici, opposizione di sinistra, ed ex Primo Ministro, ha fatto poco per catturare Gotovina durante il proprio mandato, temendo una reazione della destra.
Il 5 febbraio, tuttavia, Racan ha dichiarato al quotidiano sloveno Delo che il fallimento di Sanader nell'assicurare l'avvio dei colloqui con l'UE il 17 marzo causerà una crisi politica, che potrebbe condurre alle elezioni politiche anticipate.
Secondo Gjenero, "Se Sanader non riesce ad arrestare Gotovina, i colloqui con l'UE non cominceranno e il suo governo, con una risicata maggioranza in parlamento, crollerà."
D'altra parte, se il premier cattura Gotovina, rischia una reazione nel suo stesso partito, da parte dei nazionalisti che vedranno questo atto come un tradimento.
Gli osservatori a Zagabria credono che gli eventi del prossimo mese, all'incirca, saranno cruciali per l'ammissione della Croazia nell'UE.
Se c'è un fondamento nelle voci che parlano di un rinvio ad autunno dei colloqui sull'ammissione, sempre con l'estradizione di Gotovina come condizione, la Croazia non solo perderà il suo abbrivio nel tentare di unirsi all'UE, ma farà altresì rotta verso acque politiche turbolente ed incerte, e nuove elezioni potrebbero essere all'orizzonte.
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