Tristi novità inerenti i Balcani. @ tutti!!! Parte (5)
E tratta di grandi lutti, mai elaborati a fondo che pesano sui Balcani come un'ipoteca. Certo sarebbe chiarificante evocare le decine di studi, indagini statistiche, raccolte di fidati che stimarono le vittime del lager di Jasenovac, oggi località di confine tra Croazia e Bosnia tra 80,000 e 100,000, cifre adottate anche dal museo dell'olocausto di Washington e dal centro Simon von Wiesenthal. Come sarebbe corretto ricordare, negli ultimi anni, presidenti e primi ministri croati si recarono a Jasenovac a commemorare le vittime ustascia. Argomentare che la chiesa cattolica nel suo insieme appoggiò sì lo stato croato sorto nel 1941 ma lo fece per patriottismo, senza connivenze con l'azione sanguinaria degli ustascia, come vi furono singoli preti andati con i partigiani, furono con gli ustascia, specie nei territori bosniaci allora facenti parte della Croazia). Oppure notare che a Jasenovac - la radio lo ricorda - un 10% delle vittime - erano addirittura croati oppositori del regime ustascia, numerosi a morirvi furono anche i preti sloveni. Ma il punto è un altro. A distanza di 70 anni bisogna ancora rinfacciare ai popoli vicini la quantità dei propri morti? (Continua).........