Le organizzazioni della società civile possono segnalare all'ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti dell'Uomo (Office for Democratic Institutions and Human Rights ODIHR) dell’OSCE episodi di crimini d'odio accaduti nel corso del 2020
Ogni anno a metà novembre l'ufficio pubblica una panoramica sui crimini d'odio negli stati membri dell'OSCE: si tratta di violazioni segnalate da governi, tribunali e statistiche ufficiali, ma anche da enti della società civile attive in loco o a livello internazionale. Il monitoraggio della società civile è ritenuto particolarmente importante, al di là dei casi già perseguiti dalla giustizia dei singoli paesi.
Una breve guida illustra come fare per segnalare questo tipo di incidenti.
L'ufficio poi esaminerà ogni singolo caso per verificare che corrisponda alla definizione OSCE di "crimine d'odio", ovvero un reato motivato da pregiudizi, in genere razziali ma non solo. Sono quindi esclusi da questa rilevazione gli episodi di discriminazione e di puro hate speech.
I crimini d’odio possono includere minacce, danni alla proprietà, aggressioni, omicidi o altri illeciti penali. Essi non colpiscono solo appartenenti a gruppi specifici. Anche le persone o le proprietà associate ad un gruppo che condivide una caratteristica protetta, come i difensori dei diritti umani, i centri d’incontro delle comunità o i luoghi di culto, possono essere bersaglio dei crimini d’odio.
Qui tutte le istruzioni .