Istra je nasa
L'autore dello scritto di cui sopra sicurammente non ha vissuto l'epoca dell'invasione titina dell'Istria, Trieste e il Friuli orientale; se solo avesse conosciuto un partizan titino e visto quello che erano capaci di fare, la sue belleparole sarebbero rimaste nella penna; perchè non avrebbe potuto dimenticare; l'Istria è stata devastata, Trieste è stata devastata, noi abbiamo visto le deportazioni dei militari tedeschi di cui tornavano le sole divise, Capodistria tutta è stata testimone di questo e non può dimenticare. I soldati italiani, sbandati dopo l'otto settembre, braccati da tedeschi a slavi, hanno avuto il sostegno degli abitanti dell'Istria per poter avere abiti civili ed entrare in italia. Non ci piace poi il riferimento a noi come i provocatori, il fascismo non l'abbiamo creato noi e i titini non erano i partigiani italiani dell'Appennino e delle pianure padane; erano un'altra cosa che non ci ha portato la liberazione ma hanno conquistato Trieste e volevano arrivare a Monfalcone; in quano ai dissapori del passato, prima della grande guerra, i croati erani i soldati dell'impero austroungarico e hanno combattuto contro il risorgimento Italiano, come ci ricorda il monumento e l'ossario di S. martino Della Battaglia, dove cinquantamila piemontesi riposano insieme a cinquantamila croati; se poi qualcuno si lamenta che non può acquistare una casa in Istria, siamo noi i primi a non poter tornare nelle case che sono ancora nostre secondo i fogli demaniali dell'Istria; da