Chi minaccia un giornalista mette a rischio il diritto dei cittadini ad essere informati. Il 5 maggio ne parliamo con Nancy Porsia, giornalista freelance e ricercatrice recentemente vittima di intercettazioni, e con Christian Elia, condirettore di Q Code Mag, che ha gestito a Milano il programma di residenza per reporter minacciati JiR coordinato da OBCT nell'ambito del progetto Media Freedom Rapid Response
Nella settimana dedicata alla libertà di stampa, due giorni dopo la giornata internazionale dell'Unesco del 3 maggio, OBCT propone un incontro su giornalismo e diritti violati, a difesa del diritto dei cittadini ad essere informati.
Il 5 maggio alle 18 è prevista una conversazione online con Nancy Porsia, giornalista freelance e ricercatrice, e Christian Elia, condirettore di Q Code Mag, gestore del programma di residenza per giornalisti "JiR Milan", nato in collaborazione con OBCT nell’ambito della coalizione europea Media Freedom Rapid Response.
Saranno invitati a portare un saluto Franco Ianeselli, sindaco di Trento, Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana e Francesco Martone, della rete nazionale In Difesa Di, a sottolineare la visione del giornalista come difensore dei diritti umani.
A difesa del diritto dei cittadini ad essere informati ma anche a tutela dei diritti dei soggetti senza voce, i giornalisti operano in un contesto che la Commissione Europea, nella sua relazione sullo stato di diritto e nel Piano d’Azione per la Democrazia, definisce con toni allarmati: “In diversi Stati membri sono in aumento le minacce e gli attacchi fisici e online ai giornalisti. Le campagne diffamatorie sono frequenti, mentre le intimidazioni e le ingerenze di matrice politica nel loro insieme sono diventate comuni. Negli ultimi anni l'Europa ha assistito a brutali attacchi nei confronti dei media liberi, come ad esempio nel caso degli omicidi dei giornalisti Daphne Caruana Galizia a Malta e Jan Kuciak e la sua fidanzata Martina Kušnírová in Slovacchia. Un tratto comune di questi omicidi è che sono stati preceduti da minacce fisiche e legali nei confronti delle vittime. Un numero sempre maggiore di giornalisti è bersaglio di minacce, sempre più spesso online. I giornalisti sono oggetto di vessazioni, incitamento all'odio e campagne diffamatorie, a cui talvolta danno inizio persino esponenti politici, in Europa e altrove. Particolarmente colpite sono le giornaliste. La relazione sullo Stato di diritto 2020 ha rilevato che tale pressione ha un effetto deterrente sui giornalisti. Ciò può tradursi in episodi di autocensura e ridurre lo spazio per il dibattito pubblico su questioni importanti”.
Per la prima edizione del progetto MFRR finanziato dalla Commissione Europea, OBCT e Q Code Mag hanno collaborato nell’ideare e implementare a Milano un programma di residenza per giornalisti minacciati sull’esempio del programma Journalists in Residence sviluppato da ECPMF - Centro europeo per la libertà di stampa di Lipsia.
Ospiti d'eccezione della conversazione moderata da Paola Rosà di OBCT saranno:
Nancy Porsia, giornalista freelance e ricercatrice, vittima di intercettazioni da parte della procura di Trapani ma anche sotto tutela di polizia nell’autunno del 2019 per le minacce ricevute da un trafficante libico,
Christian Elia, giornalista, condirettore di Q Code Mag, referente della prima edizione pilota del programma Journalist in Residence di Milano e tra i promotori del nodo milanese della Rete In Difesa Di
L'evento sarà trasmesso in diretta dalla pagina Facebook di OBCT .
Si potrà anche partecipare via zoom previa registrazione .