Film balcanici in diversi festival primaverili e occasioni per gli spettatori italiani di vedere dei bei film dell'Europa sud-orientale. Una breve rassegna a cura del nostro critico cinematografico

Si è partiti ieri sera a Milano (Cinema Orfeo, con la presenza del regista) con l'inaugurazione dell'8° Milano International Film Festival affidato a "Klopka - La trappola" di Srdjan Golubovic. Uno dei più bei film serbi degli ultimi anni, nominato agli Oscar dopo le presentazioni ai festival di Berlino e Sarajevo.

Uno scontro tra Bene e Male, una sorta di sfida tra Mefistofele e Faust adattata ai giorni nostri. Miki Manojlovic interpreta una figura diabolica che propone un patto scellerato a un padre di famiglia (Neboisa Glogovac) che ha bisogno di denaro per curare il figlio. Un lungometraggio coinvolgente che si appoggia molto alle prestazioni maiuscole dei due protagonisti.

Dal 16 al 20 aprile a Salerno, alla 13° edizione di Linea d'ombra (www.festivalculturegiovani.it), sarà invece in gara "It's Hard to Be Nice", opera seconda del bosniaco Srdjan Vuletic. E' la vicenda di un tassista di Sarajevo che quotidianamente combatte una battaglia per la sopravvivenza e per essere buono in un mondo che sembra fatto a misura di altri tipi di persone. Fra le sette pellicole in gara ci sarà anche l'ungherese "Nosedive" di Erik Novak sulla vita violenta di un pusher.

Due film dell'ex Jugoslavia in gara dal 15 al 20 aprile a Lecce al Festival del cinema Europeo (www.europecinefestival.org). Sono il macedone "I'm From Titov Veles" di Teona Strugar Mitevska e "The Living and the Dead" di Kristijan Milić, coproduzione croato-bosniaca dal romanzo di Josip Mlakic. Il primo racconta la crisi di una società (e di un'economia) attraverso il dramma chechoviano di tre sorelle. Il secondo tra presente e passato traccia un nesso tra le vicende di un nonno e un nipote in guerra negli stessi luoghi a quarant'anni di distanza.

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