Pienamente operativo l'Osservatorio sui Balcani.
Si è incontrato nei giorni scorsi a Rovereto il Comitato Scientifico dell'Osservatorio sui Balcani, per fare il punto del progetto a quasi un anno dalla sua costituzione. I membri presenti hanno constatato come si stia ormai completando la fase di avvio, e l'Osservatorio stia entrando nella fase di piena operatività. Ora pertanto è necessario cominciare a lavorare sugli obiettivi di fondo che hanno portato a dare vita al progetto, primo fra tutti la riflessione ed il monitoraggio sull'intervento non governativo nei Balcani. E' necessario infatti guardare con lucidità alle molte iniziative di solidarietà e cooperazione con quest'area avviate ormai da un decennio : cosa hanno insegnato? Quali errori sono stati commessi e come si può evitarli in futuro? Che impatto reale hanno avuto?
Al di là delle buone intenzioni, a volte ci si domanda se l'intervento internazionale (governativo e non governativo) riesce ad essere efficace e sostenibile nel tempo, senza diventare mero esecutore a basso costo di politiche decise da altri né semplice aiuto d'emergenza che non innesca meccanismi di autosviluppo locale. E se, dopo dieci anni di interventi dalla Croazia all'Albania, dalla Bosnia alla Macedonia qualcosa si sia imparato. Per riflettere di tutto ciò, l'Osservatorio sui Balcani ha fissato per sabato 24 novembre prossimo una giornata di seminario sui "Dieci anni di cooperazione con il sud est Europa: bilancio, critiche, prospettive...". L'appuntamento è chiaramente esteso a tutti i gruppi, le ONG, le associazioni e le singole persone che in questi anni hanno lavorato concretamente in progetti di aiuto e cooperazione con il sud est Europa.
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