@ Mujesan

Le conclusioni a cui arrivi sono le stesse del post di Slaven, che contiene alcuni dei motivi che hanno portato alla jacquerie anti-italiana in Croazia e Slovenia.
Che poi e' uno dei problemi in generale di quell'area dei balcani: in Bosnia e Croazia i poveri e gli ignoranti disprezzati sono i serbi, che in particolare in Bosnia vedono questo dato di fatto come la prosecuzione dell'oppressione ottomana. L'esistenza di popolazioni che per genealogia in alcuni territori sono i "padroni" e gli altri i "servi" e' una delle basi dell'odio, dell'invidia di classe, dell'insistenza sui temi dell'etnia. Il comunismo e' stato solo uno dei fenomeni che ha permesso il passaggio all'atto dell'odio covato da secoli, agendo da giustificazione ideologica (contro i padroni, anzi, contro i "fascisti".
Ovviamente la propaganda titina e la vulgata del PCI queste cose non le ammise e le nascose dietro la "fratellanza italo-slava", "l'antifascismo" e tutti gli altri costrutti ideologici per te SACRE.