Gorizia e Nova Gorica: due Gorizie, una città, un’Europa
22 dicembre 2020
“Siamo entusiasti che Nova Gorica e Gorizia saranno “Capitale Europea della Cultura 2025” con il progetto “Go! Borderless”. Inizia così il messaggio congiunto del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella e del presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor reso pubblico poco fa.
“Questo è un meraviglioso esempio della costruzione di un futuro comune nell’Unione europea. L’identità europea comune nasce valorizzando la cooperazione e l’armonia delle diverse lingue e culture che la arricchiscono. Ci congratuliamo con entrambe le Gorizie e ci auguriamo che attraverso questo progetto approfondiscano il processo di cooperazione nello spirito di “Due Gorizie – una città”, continuano i due presidenti.
Il messaggio congiunto rafforza ulteriormente l’alto valore simbolico della vittoria della candidatura presentata insieme dalle due città, che si tengono a braccetto lungo il confine tra Italia e Slovenia, a Capitale europea tra 5 anni.
Alla proclamazione, resa pubblica lo scorso 18 dicembre, era scoppiata una grande gioia in piazza della Transalpina e la coordinatrice del progetto “GO2025 ” aveva espresso grande soddisfazione, come ha riportato Stefano Lusa nel suo articolo su Radio Capodistria : “Abbiamo fatto salti di gioia - ci racconta Vensa Humar, coordinatrice del progetto - credevamo nella vittoria, ma sapevamo che fino a quando non veniva letto il nome della città prescelta poteva accadere di tutto. Adesso dopo quattro anni di lavoro e dopo due anni di preparativi veramente intensi per stilare i due libri di candidatura siamo al traguardo. Stiamo ancora festeggiando insieme al confine sulla piazza Transalpina - Europa e siamo tutti felicissimi, tanto che i salti di gioia non li abbiamo fatto solo metaforicamente ma anche realmente".
Lusa inoltre ha raccontato dei festeggiamenti scoppiati in piazza: “Nelle immagini sembrava che i due sindaci, Klemen Miklavec e Rodolfo Ziberna, avessero vinto i mondiali di calcio". Gioia per il valore europeo di questa scelta, come ha aggiunto Vesna Humar: “Quando noi diciamo che questa candidatura vuole essere un messaggio, una soluzione, un caso positivo per l’Europa lo crediamo veramente, quindi non è vuota retorica. Credo che anche la Commissione di esperti l’abbia capito. Io guardavo l’espressione della presidente della giuria, Cristina Farinha, ho visto la sua commozione, quindi credo che il nostro messaggio sia stato veramente capito dalla commissione europea e ne siamo felicissimi".