Grande Guerra: suona il Silenzio
28 luglio 2014
Il 27 Luglio, anniversario dell’ultimo giorno di pace in Europa prima dello scoppio della Grande Guerra, un’onda musicale si è propagata in sedici paesi diversi.
Una stessa musica, "Il Silenzio", nello stesso giorno, per ricordare i caduti della Grande Guerra, questo il progetto proposto dall’Italia agli altri paesi coinvolti nel Primo conflitto mondiale. L'iniziativa è nata da un’idea del giornalista e scrittore Paolo Rumiz e ha coinvolto famosi musicisti che in diversi luoghi simbolici hanno intonato le note del Silenzio. Un'unica scia di memoria ha toccato, Ungheria, Stati Uniti , Serbia, Russia, Romania, Regno Unito, Polonia, Portogallo, Montenegro, Macedonia, Grecia, Cuba, Costarica, Bulgaria, Albania e Italia.
L'appuntamento italiano è scoccato alle 13 di ieri nei prati presso il Forte Dosso delle Somme sugli altopiani di Folgaria Lavarone Luserna, nei luoghi che, durante la Prima Guerra mondiale furono teatro di feroci combattimenti. Proprio sopra le trincee scavate nella montagna, sotto una pioggia insistente, ha echeggiato la tromba del jazzista Paolo Fresu emozionando tutti gli spettatori.
Ecco le sue parole di presentazione:
E se la musica fosse una forma di resistenza all’assordante frastuono delle macchine da guerra?
Nell’impossibilità di trovare uno spazio tra i suoni arroganti della battaglia la melodia appena sussurrata può diventare, prendendo in prestito un pensiero di Paolo Rumiz, “quel Silenzio che è metafora della restituzione di una pace perduta”.
Al concerto, promosso dalla Struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il ministero degli Esteri, I Suoni delle Dolomiti, l’Azienda per il Turismo di Folgaria, Lavarone, Luserna, Radio 3 e Rai Storia, era presente il presidente del Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale, Franco Marini e il regista Ermanno Olmi autore del film sulla Grande guerra “Torneranno i prati”