La temperatura media nei comuni italiani rispetto a cinquant'anni fa è cresciuta di 2,2 gradi centigradi, toccando picchi di oltre 4 gradi in alcune aree del paese. Si tratta di un valore medio, e la situazione è molto diversificata lungo il territorio
Grazie a una ricerca realizzata da OBC Transeuropa e pubblicata oggi nell'ambito dell'European Data Journalism Network per il progetto In Marcia con il Clima, è possibile conoscere con precisione la variazione di temperatura per ciascun comune italiano tra gli anni '60 del Novecento e il decennio 2009-2018. I dati utilizzati per lo studio sono quelli prodotti da Copernicus e dallo European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF).
Alcuni dati interessanti
Alcune tracce sulla mappa fanno pensare all'impatto sul clima dell’alta densità abitativa e del consumo di suolo nella fascia che da Milano attraversa Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e arriva fino al confine con la Slovenia. Altre aree particolarmente interessate dall'aumento delle temperature sono quelle montuose di confine, dalla Valle d'Aosta al Trentino-Alto Adige. Ulteriori fattori che hanno probabilmente spinto l'innalzamento delle temperature sono i grandi agglomerati urbani, fenomeno particolarmente evidente nel caso di Roma. Si nota poi una concentrazione di macchie più scure lungo l'Appennino centrale, segno che anche le aree montuose meno densamente abitate hanno risentito del riscaldamento globale.
Osservando i dati aggregati per provincia, al primo posto compare quella di Roma, che assieme alla provincia di Brindisi, Sondrio e Latina sono le uniche a superare i 3 gradi.
All'altro estremo della classifica, Trapani e Sassari sono le due province che meno si sono scaldate nel periodo considerato (1,22 e 1,25 gradi rispettivamente). Seguono Pisa (1,33 ℃), Ravenna (1,34 ℃) e Siracusa (1,38 ℃).
Solo 149 comuni (l’1,9 per cento del totale) hanno subito un aumento delle temperature inferiore a un grado, principalmente nella provincia di Torino (74 comuni), Sassari (28) e Cuneo (18). Sono invece solo 2.641, un terzo del totale, i comuni rimasti sotto la soglia dei 2 gradi, e anche qui è il Piemonte la regione più rappresentata: le prime quattro province in questa classifica sono infatti Torino (233 comuni), Cuneo (128), Alessandria (119) e Asti (100).
La regione che ha registrato l’incremento maggiore è il Lazio (2,66 °C), seguita da Trentino-Alto Adige (2,57 °C) e Lombardia (2,56 °C). Solo sette regioni (Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Sardegna, Piemonte, Sicilia, Marche) si sono fermate al di sotto della soglia dei 2 gradi.
Tra i dieci maggiori comuni italiani, i più popolosi sono anche quelli che hanno fatto registrare l’aumento di temperatura più evidente. La temperatura a Roma è aumentata infatti di 3,65 gradi e a Milano di 3,34 gradi. In questo gruppo, l’unica altra città a superare i 3 gradi è Bari (3,05 °C). Solo Torino resta ampiamente al di sotto di un grado (0,76 °C), mentre Catania si ferma proprio sulla soglia (0,99 °C).
L'andamento delle temperature comune per comune
Oltre alle infografiche qui pubblicate, ulteriori elaborazioni sono disponibili sul sito dello European Data Journalism Network, nella sezione dedicata al progetto In Marcia Con Il Clima. È inoltre disponibile online un'interfaccia che permette di navigare all'interno del dataset, visualizzando l'evolversi della temperatura di ogni comune anno per anno, attraverso un motore di ricerca e mappe regionali interattive.
Metodologia
Il dataset utilizzato è lo “UERRA regional reanalysis for Europe on single levels from 1961 to 2018”, elaborato da Copernicus e dallo European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF). I dati sono raccolti come griglia di celle, ognuna delle quali copre un'area di 5,5 chilometri quadrati. La variabile scelta è stata la temperatura a 2 metri da terra. Dai dati grezzi si è ottenuta la temperatura media dei due decenni considerati (1961-1970 e 2009-2018, compresi gli estremi), ottenendo un valore di variazione per ognuna delle celle. A ogni comune italiano sono state associate le relative celle, prendendo in considerazione variabili come la densità abitativa e l'impatto delle aree costiere. Nella nota metodologica si possono trovare informazioni più dettagliate a questo proposito.
Il progetto
Con il progetto In Marcia con il Clima, organizzazioni della società civile ed enti locali di alcuni territori italiani lavorano insieme per affrontare le sfide connesse al cambiamento climatico e per promuovere l’impegno concreto dei giovani a favore degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite. Il progetto è guidato da Oxfam Italia e co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. OBC Transeuropa nell'ambito di EDJNet partecipa al progetto producendo visualizzazioni di dati, infografiche e contenuti giornalistici che raccontano il fenomeno nei vari territori coinvolti nel progetto.