A Trieste il ''Premio speciale Scritture di Frontiera per la saggistica'' è andato a Gian Matteo Apuzzo, per il suo libro "Le città divise'', Infinito Edizioni e per gli articoli scritti per la sezione AestOvest di Osservatorio Balcani e Caucaso
Sono stati resi noti i vincitori del "Premio speciale Scritture di Frontiera", promosso dall'associazione Altamarea e con il sostegno del Centro Interdipartimentale di ricerca sulla pace "IRENE" dell'Università di Udine di cui Fulvio Salimbeni è direttore. Per la saggistica il riconoscimento è andato a Gian Matteo Apuzzo, professore di Sociologia del Territorio e Progettazione Sociale all'Università di Trieste, coordinatore del Master in Cooperazione con l'Europa Centro-Orientale Balcanica per l'Università di Padova e di Trieste, direttore dell'Istituto Maritain e collaboratore di Osservatorio sui Balcani e Caucaso.
Nelle motivazioni del premio si sottolinea l'attività che Gian Matteo Apuzzo "svolge da anni nel favorire la conoscenza dell'Altro e il dialogo interculturale organizzando e promuovendo conferenze e pubblicando numerosi testi sui temi della povertà urbana e sul problema dell'abitazione in America Latina così come sul dramma delle città divise, studio quest'utlimo di grande attualità anche in ambito accademico, nonché dei progetti socio-territoriali e delle attività di formazione in modo particolare verso i Balcani per conto dell'Istituto Jacques Maritain".
E poi particolare rilievo è stato dato alla sua collaborazione con Osservatorio sui Balcani e Caucaso, in particolare per il progetto "AestOvest, che percorre quel ''confine mobile'' che molto ha diviso, ma che ora è divenuto più che mai un'opportunità di relazioni, contribuendo con ciò a contestare con gli strumenti della ragione e del sapere l'imperversante nefasto mito degli scontri di civiltà. I suoi articoli ne l'Osservatorio sui Balcani sono tradotti anche in sloveno, croato e inglese".
Tra i riconoscimenti di quest'anno, "Trieste Scritture di Frontiera" ha assegnato due premi alla carriera: uno allo scrittore ungherese Miklos Hubay, riconosciuto come uno dei maestri della drammaturgia contemporanea, e l'altro allo scrittore e autore teatrale triestino, da molti anni trapiantato a Roma, Renzo Rosso, raffinato autore di varie ed apprezzate opere.
Gli altri premi vanno: per la narrativa al triestino Pino Roveredo (già Premio Campiello nel 2005); per la poesia all'autore e critico milanese Mario Santagostini (già Premio Montale nel 2001, e presente con i suoi versi nella prestigiosa collana dei "Meridiani" di Mondadori); per l'opera prima alla poetessa Carla Saracino (pugliese residente a Milano); per la poesia inedita a Marko Kravos, autore della comunità slovena di Trieste; per la narrativa inedita allo scrittore, giornalista e regista triestino Massimiliano Cocozza; per la Sezione "Giuliani nel Mondo" al goriziano emigrato a Melbourne Luciano Bini, per un suo saggio storico sull'Australia.
Le premiazioni si terranno sabato 29 novembre alle ore 18.30, al Caffè S. Marco di Trieste, in via Battisti 18, nell'ambito della III Conferenza internazionale del Pen Club Trieste. La serata, ad ingresso libero, sarà presentata da Rina Anna Rusconi, presidente dell'associazione Altamarea e promotrice del premio, assieme a Giuliana Dalla Fior e Patrizia Vascotto, con l'intervento dei membri della giuria. Sono inoltre previsti degli intermezzi di musica dixieland con la Trieste Dixie Gang (formazione di sette elementi, con la cantante Judy Moss, Euro Metelli al trombone, Gabriele Metelli alla tromba, Giorgio Valenta al clarinetto, Bruno Iurcev al pianoforte, Luciano Buda alla batteria e Sandro Turello al basso).
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