Si è svolto ieri a Trento il primo Forum delle associazioni trentine di cooperazione allo sviluppo, convocato per approfondire gli attuali scenari nazionali ed europei della cooperazione internazionale e per confrontarsi con le profonde innovazioni intervenute negli ultimi anni.
FONTE: Provincia autonoma di Trento
“Il Trentino, storicamente, ha dimostrato la capacità di inventare soluzioni originali e innovative, lo saprà fare anche questa volta, nella misura in cui saprà innovare senza snaturarsi, partendo dai propri punti di forza per costruire nuovo protagonismo e nuove opportunità”. Così l’assessora provinciale Sara Ferrari è intervenuta oggi pomeriggio al 1° Forum delle associazioni trentine di cooperazione allo sviluppo, convocato per approfondire gli attuali scenari nazionali ed europei della cooperazione internazionale e per confrontarsi con le profonde innovazioni intervenute negli ultimi anni. Un appuntamento che si inserisce in un percorso avviato ormai più di due anni fa, quando la Provincia si è mossa per rafforzare il proprio posizionamento nelle nuove dinamiche che caratterizzano il settore.
“La fase in cui il Nord del Mondo aiuta il Sud ha lasciato il posto alla condivisione equilibrata delle opportunità, delle responsabilità e delle scelte. La cooperazione allo sviluppo – ha detto Sara Ferrari – non viene più fatta solo dagli attori pubblici e dalle ONG, ma da una gamma molto più ampia di attori che contribuiscono ai nuovi paradigmi di crescita tipici di una economia circolare. Sono cambiamenti profondi che richiamano il soggetto pubblico a mettere in discussione e rinnovare le proprie politiche. Sostenere e creare condizioni di sviluppo maggiormente sostenibili e contrastare le nuove forme di ingiustizia sociale ed economica è l’unica via per rendere il Mondo più stabile e sicuro”.
“Il Trentino – ha detto ancora – potrà continuare ad essere utile nel nuovo contesto se saprà innovare le politiche pubbliche di settore, fare più sistema, migliorare la qualità dei propri interventi, fare meglio con meno risorse e innovare, sia dentro i progetti, sia nel quadro organizzativo. La sfida – ha concluso Sara Ferrari – è fare la propria parte, in maniera rinnovata, coordinata, intelligente ed efficace, per la costruzione di un mondo più giusto, più sicuro, con maggiori speranze di futuro". L’assessora ha quindi annunciato, nonostante le difficoltà di cassa della Provincia, lo sblocco delle risorse per pagare la prima tranche dei progetti 2016.
Al Forum ha partecipato anche Laura Frigenti, direttore generale della neonata Agenzia italiana di cooperazione allo sviluppo, che ha spiegato i principi ispiratori della nuova legge in materia. “Con la riforma – ha detto – non abbiamo più un passaggio di risorse individuale, da uno Stato all'altro, ma un trasferimento che riguarda un sistema di esperienze. Il pubblico non è più l’attore principale - ha aggiunto – ma piuttosto un facilitatore, capace di creare una convergenza tra tutti gli attori, pubblici e privati, coinvolti nel mondo della cooperazione.
Durante la sua giornata trentina, Laura Frigenti ha visitato le strutture della Fondazione Mach a San Michele all'Adige. Pur mantenendo una mission fortemente territoriale, nelle sue attività di ricerca, formazione e consulenza, la Fondazione è sempre stata connotata da una grande vocazione internazionale, declinata anche in diversi progetti di cooperazione, con lo scopo di assicurare a più persone possibili un’agricoltura produttiva, ma sostenibile dal punto di vista ambientale, promuovendo l’approccio "One Health". Dopo aver parlato con i ricercatori che, nel loro percorso lavorativo si sono impegnati in progetti di cooperazione in tutto il mondo, da Timor Est al Mozambico, passando per Costa d'Avorio e Palestina, senza dimenticare Bosnia e Sud America, la direttrice Frigenti ha incontrato il presidente Andrea Segrè e il direttore Sergio Menapace."La Fondazione può aiutare il mondo della cooperazione internazionale sia partecipando a progetti di sviluppo sia nella formazione permanente dei volontari. Davanti a scenari che cambiano in continuazione - ha detto Segrè - è necessario rimanere aggiornati su politiche e strumenti, tecnologie e buone pratiche: negli ambiti di agricoltura, alimentazione e ambiente FEM è ben attrezzata e disponibile, tanto che presto attiveremo una speciale unità - FEM International - per coordinare le nostre iniziative in questo campo".
Le interviste a Sara Ferrari e Laura Frigenti