Riportiamo l'elenco, ancora incompleto, delle persone uccise durante i tre giorni di forti violenze scoppiate in Kosovo due settimane fa. Si tratta di due brevi notizie comparse di recente sui media belgradesi.
A distanza di due settimane dai violenti disordini verificatisi in Kosovo, mentre i media nostrani hanno ormai voltato pagina, sono in molti a domandarsi chi e come è stato ucciso in quei tre giorni incandescenti.
Ufficialmente dal 17 al 19 marzo in Kosovo sono state uccise 28 persone e ne sono rimaste ferite 600, delle quali 61 delle forze internazionali. Nei giorni che hanno seguito i drammatici accadimenti non sono circolate molte informazioni relative alle generalità delle persone uccise. Ciò crediamo che in parte sia dovuto al tempo necessario per eseguire l'identificazione dei corpi, in alcuni casi interamente carbonizzati. Per altri versi sembra che le forze internazionali stiano cercando di mantenere un certo riserbo nel timore di reazioni e ulteriori incidenti.
Per dovere di cronaca abbiamo pensato di riportare la traduzione di due notizie apparse sui media belgradesi in questi giorni, perché riportanti un elenco quasi completo dei morti del 17 marzo in Kosovo.
Eseguita l'autopsia dei serbi uccisi durante le violenze in Kosovo (B92, 31 marzo 2004)
I team di esperti di medicina legale dell'UNIMK e del Centro di coordinamento per il Kosovo e Metohija hanno eseguito l'autopsia sui resti dei corpi degli otto Serbi rimasti uccisi nei disordini verificatisi nei giorni scorsi in Kosovo e Metohija.
Secondo i dati dell'ufficio per le esumazione e le identificazioni del Centro di coordinamento del Governo serbo, sono stati identificati Borivoje Spasojevic nato nel 1941, Jana Tucev nata nel 1968, i quali sono stati uccisi a Kosovska Mitrovica. Inoltre tra gli identificati ci sono anche i corpi di Dobrivoje Stolic di 41 anni e Borko Stolic di 19 anni, entrambi profughi di Djakovica uccisi a Strpac. A Lipljan è stato ucciso Nenad Vesic nato nel 1950. Inoltre i patologi hanno indentificato il corpo di Slobodan Peric nato nel 1952 a Gnjilane. A Kosovo Polje è stato trovato il corpo bruciato di Zlatibor Trajkovic di 62 anni. Allo stesso tempo i team di esperti hanno identificato il corpo di Dragan Nedeljkovic nato nel 1943, il cui corpo è stato trovato carbonizzato nel seminario Bogoslovija di Prizren.
Secondo le parole del capo del team di esperti di medicina legale del centro di coordinamento, il patologo Slavisa Dobricanin, sono stati tutti uccisi il 17 marzo, il primo giorno dello scoppio delle violenze in Kosovo: "Trajkovic Zlatibor è stato ucciso con corpo contundente e gli sono state fracassate le ossa del cranio, e più tardi è stato in parte bruciato. Nedeljkovic Dragan è bruciato completamente, il corpo carbonizzato è stato trovato nella Bogoslovija incendiata. Jana Tucev è stata colpita da un proiettile perforante. Abbiamo padre e figlio, uccisi nel villaggio di Brajkovac sulla Sarplanina che dobbiamo riesumare" ha detto il patologo Dobricanin.
I resti dei defunti degli otto serbi del Kosovo e Metohija identificati, come è stato annunciato dal centro di coordinamento, dovrebbero essere consegnati alle rispettive famiglie nell'arco della prossima settimana, ha dichiarato la corrispondete di B92 Lilja Danilovic.
Il 29 marzo il quotidiano belgradese "Danas" ha pubblicato una notizia riportante i nomi di quasi tutte le persone che hanno perso la vita nei tre giorni di violenze in Kosovo. Citando come fonte il Comitato per i diritti umani di Pristina, "Danas" riporta quanto segue:
Il comitato per i diritti umani di Pristina ha reso noti i nomi delle persone i cui corpi sono stati fino ad ora identificati. Nel comunicato del Comitato compaiono i nomi di 21 persone, 15 albanesi e sei serbi.
Il comitato riporta i nomi di 18 persone che sono state uccise nei disordini di tre giorni in Kosovo. A Kosovska Mitrovica sono stati uccisi Isak Ibrahimi (38 anni), Ferit Citaku (24), Aivaz Satroli (62), Borivoje Spasojevic (63) e Jana Tucev (36). A Lipljan sono stati uccisi Nenad Vasic (53), Nevzat Rahmani (21) e Arben Salja (18).
Questa organizzazione ha dichiarato che sono stati uccisi anche Bajre Elsani (32) di Glogovac, Kastriot Elsani (23) sempre di Glogovac, Agron Ramadani (32) di Pristina, Gazmend Salja di Orahovac, Alimuhamet Murseli (18) di Urosevac, Esat Tahiraj (32) di Pec, Fatmir Avdulahu (38) di Sipolj, Slobodan Peric (52) di Gnjilane, Zlatibor Trajkovic (62) di Kosovo Polje e Dragan Nedeljkovic (61) di Prizren.
L'UNMIK ha dichiarato che nei tre giorni di scontri in Kosovo sono state uccise 28 persone. Secondo quanto dichiarato dal Vescovato di Raska e Prizren sono stati uccisi 11 serbi, mentre Mirko Lopata di Kosovo Polje risulta disperso.
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