Lo scorso 5 ottobre è partito da Pristina un treno diretto verso il nord del Kossovo. Pieno di giovani di tutte le appartenenze, ma anche di stranieri di organizzazioni umanitarie e dello KFOR in borghese. Per ballare, ascoltare musica, viaggiare insieme.
Da Pec, scrive Marco Garofalo.
"Peace-train" è un'iniziativa nata dai ragazzi di "Urban FM", prima radio di Pristina, assieme a Radio B92 di Belgrado e sponsorizzata dal British Office. Una manifestazione per la pace, per la musica, rivolta al nuovo mondo giovanile che, nonostante tutto, ha voglia di ricominciare.
Alle undici e mezza del mattino dello scorso 5 ottobre, un treno è partito dalla stazione di Pristina diretto a nord del Kosovo, attraverso Kosova Mitrovica fino al villaggio a maggioranza Serba di Leposavic e ritorno. Un viaggio durato dodici ore, ad un'andatura di marcia, scortato dalle camionette dell'UNMIK e delle forze militari della KFOR. Al centro del treno viaggiava una carrozza allestita con tendoni, luci, amplificatori e spaccio di bibite e bevande, mentre il resto del treno si componeva di carrozze per passeggeri su una delle quali il Dj della radio "Urban FM" aveva montato la sua consolle e "girava" dischi techno.
Una sorta di rave party su rotaie, dove si sono incontrati a far festa - per la prima volta dopo il conflitto - serbi, kosovari, rom, albanesi e tanti stranieri accorsi per l'evento. Tra di essi canadesi, inglesi, tedeschi, italiani, ma anche alcuni membri delle forze militari internazionali in borghese, anche loro intervenuti per ballare e dimenticare almeno per la durata di un viaggio il conflitto jugoslavo.
Il treno ha attraversato campagne e villaggi, posti di blocco e campi Rom, fermandosi di tanto in tanto nelle stazioni che ha incontrato. La gente accorreva attirata dall'alto volume della musica, e poi salutava, applaudiva, i bambini si mettevano a rincorrere le carrozze mentre altri ragazzi si univano alla festa saltando sul treno. Nel pomeriggio è arrivato alla sua destinazione settentrionale, Leposavic, e dopo una breve fermata per permettere il cambio dei passeggeri, è ripartito in direzione di Pristina dove è arrivato a mezzanotte passata.
Un semplice viaggio in treno e un esempio di riconciliazione, che ancora una volta parte dai giovani e dalla loro musica, non dall'uso delle armi o dai "buoni" propositi dei politici...
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