Su una cosa però hai ragione Mauro

I cristiani saranno a rischio se i ribelli vinceranno questa guerra. E lo sarà il futuro del cristianesimo in Siria. Ma questo è un problema complesso: i cristiani sono la minoranza ricca e rappresentano il grosso della classe dirigente. Quindi è un problema di classe. Oltretutto, come nei balcani, la religione non si sceglie ma si eredita, è una componente etnico razziale. Essi appoggiano un governo autoritario di stampo fascista per mantenere gli attuali privilegi di casta (privilegi quasi-razziali). E' questo il cristianesimo? Per altro, mutatis mutandis, la situazione è simile a quella bosniaca, solo rivoltata. Tu difendi le classi subalterne o difendi quelli di "razza cristiana" a prescindere?
In Siria non s'interviene non solo perchè non c'è petrolio, ma perchè sono difesi dall'Iran e la situazione regionale è delicatissima. Si, prima di fare una guerra si valutano pro e contro: surpise surprise! che scopertona proprio... E con la storia dell'Iraq non c'entra un emerito.